Le belve volevano colpire la metro di Vienna: l’attentato sventato all’ultimo

21 Gen 2017 15:58 - di Prisca Righetti

Pedinato. Intercettato. Monitorato in ogni suo minimo spostamento e da ieri fermato e reso insoffensivo dalla polizia austriaca che, oggi rivela, il soggetto era pericoloso e stava per compiere un attentato

Austria, arrestato un albanese e sventato un attentato

Attentato sventato e rischio rientrato: ma ancora una volta, anche quest’ennesimo episodio dimostra quanto importante sia il lavoro di prevemzione compiuto dall’intelligence e quanto la minaccia del terrorismo di matrice islamica incomba sempre e ovunque all’interno dei confini europei. Certo, questa volta la polizia austriaca è riuscita a sventare un attentato e a evitare una strage. Certo, in questo caso il cane sciolto, pronto ad agire in nome dei miliziani del terrore, e al culmine di un percorso di radicalizzazione completato proprio nel vecchio Continente, è stata un’arma di distruzione di massa disinnescata sul nascere. Ma l’intera vicenda, stroncata sul nascere, dimostra quanto l’allarme sia vivo e il pericolo imminente. Laddove “imminente” risulta essere proprio la parola chiave: in base a quanto ricostruito da fonti del ministero degli Interni, infatti, con l’arresto avvenuto ieri sera (venerdì 20 gennaio ndr) di un 18enne radicalizzato – risolto grazie a indicazioni di servizi di intelligence di un paese amico – la polizia austriaca ha sventato un attentato considerato «imminente», previsto forse nella metropolitana di Vienna.

L’attacco previsto alla metropolitana di Vienna?

Di più: ci sono «indicazioni secondo cui l’attacco era stato pianificato e stava per essere attuato», ha affermato il direttore generale per la sicurezza pubblica del ministero, Konrad Kogler, citando l’esplosione di una bomba nella metropolitana come «uno degli scenari possibili». Da quanto trapela sull’indagine, e riferito in queste ore dal ministro degli Interni Wolfgang Sobotka, del resto, si apprende che solo di recente il giovane arrestato, proveniente da «ambienti albanesi» e legato alla piccola criminalità, era stato coinvolto in gruppi salafiti di albanesi e che il sospetto era stato segnalato anche durante un suo soggiorno in Germania. Per questo era sotto sorveglianza da alcuni giorni. E per questo, per fortuna, è stato femrato prima che fosse troppo tardi…

Commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

  • ROBERTO RAZZANO 8 Marzo 2018

    Complimenti al personale della polizia. Ottimo lavoro…. Questo dovrebbe far capire che bisogna sempre stare attenti a questa problematica.