Casapound, evitato lo sgombero di 2 italiani (lei incinta) per far posto a un migrante

24 Gen 2017 12:12 - di Prisca Righetti

Una famiglia italiana avrebbe dovuto essere sgomberata dall’abitazione in cui viveva, e senza troppi complimenti, in favore di un migrante, un egiziano, a cui era stato assegnato l’alloggio popolare in cui abitava la famiglia di nostri connazionali. Ma mentre le operazioni per liberare l’immobile erano in corso, sul posto si sono presentati i militanti di Casapound, decisi a intervenire per sanare l’insopportabile sopruso: e lo sgombero è andato fallito.

Il comune ordina lo sgombero per dare la casa a un migrante

Un’ingiustizia perpetrata tra l’altro in assenza degli inquilini dell’appartamento – sito nella romana Via di Montecucco, nel quartiere Trullo – riassunta dai militanti dell’associazione intervenuti con la stessa crudezza con cui avrebbe dovuto essere inflitta: ieri mattina (lunedì 23 gennaio ndr) «una famiglia italiana composta da due giovani romani è stata sgomberata per far posto a un immigrato egiziano. Lo sgombero, ordinato dal Comune di Roma, è stato effettuato mentre i due giovani erano a lavoro, senza tener conto della minore età della ragazza, peraltro incinta al settimo mese di gravidanza. I militanti di Casapound, sin dalla mattina, sono andati in soccorso della famiglia che, fortunatamente, è riuscita a riprendere possesso della propria abitazione».

L’intervento di Casapound per evitare l’ingiustizia sociale

Un caso su cui non si sono avventati gli immancabili sostenitori dei diritti di asilo e di assistenza da riservare ai più disagiati, che stavolta hanno marcato visita. Un episodio che non ha indignato quell’intellighenzia progressista e militante sempre pronta a intervenire a sostegno delle minoranze e degli emarginati. Un silenzio colpevole, quello che ha avvolto la vicenda, ostentato anche da chi normalmente si indigna e denuncia mancanze e colpe della giunta capitolina capitanata dalla sindaca Raggi. E allora? Cosa è successo, che sconcerta quasi di più della vicenda in sé ? Viene da pensare che forse – “e come noto, a pensar male si fa peccato, ma ci si indovina” –  se la Boldrini e i suoi epigoni non si sono scomodati; che se addetti ai lavori e media hanno ritenuto di non doversi spendere, forse è perché le vittime del caso in oggetti erano due romani, e uno straniero – semmai – l’eventuale beneficiario del torto sociale che stava per essere inflitto alla giovane coppia di nostri connazionali. Un precedente che rischia di fare storia, se questo è l’andazzo, seriamente sanzionato dagli attivisti di Casapound che, attraverso Mattia Lamastra, portavoce del movimento nel Municipio, hanno tenuto a ribadire: «Non permetteremo a questa giunta criminale di portare avanti questa politica di favore verso chi non ha alcun diritto a scapito dei nostri connazionali. Daremo battaglia per ribadire che, finché ci sarà anche un solo italiano senza casa, non dovrà essere concesso nessuno spazio agli immigrati». 

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