Voto all’estero, Renzi rischia una cocente delusione. Ecco perché
“Renzi potrebbe avere una cocente delusione sul voto all’estero“: a dirlo Alfiero Grandi, vice presidente del Comitato per il No. “Dalla Presidenza del Consiglio infatti a due giorni dal referendum – afferma Grandi – sono arrivate notizie sul voto dagli italiani all’estero, mentre nulla è trapelato dal Ministero degli Esteri, nonostante sia la Farnesina ad avere a disposizione i dati. Sembra che qualcuno abbia equiparato la percentuale della sola Svizzera, che in passato ha votato sempre 10 punti in più del resto del mondo, a quella di tutti i voti. Da fonti vicine al Comitato i voti arrivati dall’estero e stivati a Castelnuovo di Porto” sono più o meno in linea con il voto delle le occasioni precedenti. “Non si percepiscono i balzi numerici strombazzati dal Presidente del Consiglio, usati allo scopo di spronare i fedeli a fare un ultimo sforzo all’insegna del ‘ce la possiamo fare’ – incalza Grandi – Come al solito è stata costruita una realtà parallela ed inesistente, al solo fine di fare propaganda e di incitare alla mobilitazione. Ad ogni modo i rappresentanti di lista che abbiamo riunito questa mattina sono pronti a tutte le evenienze e saranno sempre in contatto stretto con gli avvocati del Comitato per il No”. “E’ comunque probabile che svolgeranno il compito delicato e importante di impedire brogli, senza grandi differenze rispetto alle precedenti occasioni. Questo è il nostro augurio”, conclude.