Giordania, attaccano la polizia e si rifugiano nel castello: 9 morti
Le notizie da Karak, in Giordania, arrivano alla rinfusa, incerte. Il panico si diffonde rapidamente in città, e il bollettino di quello che, nel giro di poche ore, si rivelerà essere un vero e proprio agguato terroristico sferrato contro un Paese che fa parte della coalizione internazionale anti-Isis che opera in Siria ed Iraq, aggiorna tragicamente il suo bilancio di sangue e morte.
Attacco terroristico in Giordania
E’ pomeriggio da noi quando la Bbc riporta la notizia secondo cui uomini armati hanno attaccato una pattuglia della polizia nell’antica città giordana di Karak, uccidendo cinque persone, di cui 4 poliziotti e un civile. A stretto giro, direttamente da fonti della sicurezza giordana, citate dall’emittente britannica, arriva anche l’ulteriore conferma, ma scarseggiano i dettagli: da quanto trapela, però, secondo informazioni da verificare, comincia a circolare la notizia secondo cui una delle vittime civili sarebbe una turista canadese. Parte, immediatamente, una allarmata caccia all’uomo, e proprio attorno al castello della città, costruito dai crociati. Ma mentre sul web la notizia diramata tra i primi dalla Bbc viene confermata e rilanciata, tardano ad arrivare firme e rivendicazioni dell’attentato mortale.
Il castello medievale di Karak sotto assedio
Poi la paura aumenta: gli uomini armati che hanno attaccato una pattuglia della polizia giordana a Karak, uccidendo quattro agenti ed una turista canadese, si sono asserragliati nel castello medievale della città e hanno in mano diversi ostaggi, molto probabilmente altri turisti. A questo punto a confermare rumors e sospetti non sono solo fonti della sicurezza locale citate dalla Bbc, ma anche i reporter di Al Jazeera. E la Rete corregge il tiro delle informazioni e aggiorna il bollettino della guerriglia in corso: almeno altre nove persone sarebbero rimaste ferite nell’attacco. Rinforzi della polizia arrivano al castello asserragliato, una fortezza che risale all’epoca dei crociati. Intanto, alla notizia dei quattro poliziotti e tre civili uccisi, tra cui una turista canadese, le prime vittime accertate dell’attacco terroristico a Karak, in Giordania, si aggiungono i dettagli in merito all’operazione di polizia, con cui le forze dell’ordine in assetto antiterrorismo sono state impegnate a stanare gli autori dell’attentato, asserragliati nell’antico castello della città. E’ in questo contesto che il dipartimento di polizia giordano annuncia in un comunicato citato dal Jordan Times che, secondo la polizia, i terroristi sarebbero almeno in cinque o sei.
Paura per la sorte degli ostaggi
Si teme per la sorte degli ostaggi tenuti prigionieri nel castello di Karak: ma nel giro di qualche ora si apprende che un numero imprecisato di persone, prigioniere nel castello giordano fino a poco prima, sono state liberate. A dare conferma scritta di quella che è stata diffusa immediatamente. anche se come un’indiscrezione da confermare, è il corrispondente di Al Arabya in un tweet. Poi, le conferme ufficiali arrivano direttamente da fonti investigative e di polizia riportate dalla Bbc che, per prima, aveva dato l’annuncio dell’agguato terroristico: sono state liberate tutte le persone che erano tenute in ostaggio nel castello medievale di Karak. La polizia, prosegue l’emittente, ha fatto irruzione nella fortezza, ma è salito a nove il numero dei morti dell’attacco odierno in Giordania, tra loro cinque agenti e quattro civili.