Ecco l’impero che Donald Trump lascia «per fare grande l’America»
«Lascio gli affari per rifare grande l’America». Le parole di Donald Trump fanno il giro del mondo. Ma qual è l’impero che Trump “abbandona”? È un impero immobiliare che ha cuore e cervello a Manhattan. E che controlla circa 500 realtà aziendali, tra cui 144 società con affari in almeno 25 Paesi. Impero che va dal Nord al Sud dell’America, dall’Europa all’Africa passando per l’Asia.
La Trump Organization
È la Trump Organization, a cui fanno capo hotel di lusso, villaggi vacanze, casinò, grattacieli, resort e campi da golf. Ma anche il Central Park Carousel, l’iconica giostra vintage ribattezzata “Trump Carousel”. Poi c’è la pista di pattinaggio sul ghiaccio nel cuore del polmone verde di Manhattan, il Wollman Ring. Una galassia con un giro d’affari vertiginoso che è alla base della sua ricchezza personale, stimata tra i 3 e i 4 miliardi di dollari.
Nessuna società dell’impero quotata in Borsa
Il mondo di Trump non è mai entrato a Wall Street. Nessuna delle società è quotata in Borsa, e diventa così difficile, se non impossibile, risalire alla vera ricchezza del tycoon. Da questo impero, però, ora Trump si separa per evitare conflitti di interesse. I figli maggiori del presidente eletto sono tutti nei massimi livelli (come vicepresidenti) nel business di famiglia: da Donald Jr ad Eric, senza scordare Ivanka, da molti considerata la vera erede del tycoon.
Decine di Trump Tower
Di Trump Tower se ne contano a decine in tutta America ma anche all’estero, da Istanbul a Manila, Dubai, Mumbai, Seul, Panama, Toronto, Vancouver. Anche in Messico. Sono comunque le attività nella Grande Mela -alla base di almeno il 66% della ricchezza di Trump, con il 64% del giro d’affari generato dal settore immobiliare. La sede dell’organizzazione è nella Trump Tower sulla Fifth Avenue di Manhattan. Parte integrante di questo impero è anche la Trump Entertainment Resorts, che possiede e gestisce il Trump Taj Mahal, il Trump Plaza e il casinò Trump Marina ad Atlantic City.