Anche l’ex leghista Colomban dà buca alla Raggi. Rampelli: «È sempre più sola»
Virginia Raggi è sempre più sola, sia nel Movimento 5 Stelle che nella aocietà civile, e per lei diventa sempre più difficile finanche reclutare personale politico da inserire nella sua giunta, dopo le ultime vicissitudini giudiziarie. Oggi è arrivato anche il gran rifiuto dell’imprenditore, ex simpatizzante della Lega, Massimo Colomban, che afferma di “non avere il tempo e la disponibilità per assumere il ruolo di vicesindaco in Roma Capitale”. «Come imprenditore e tecnico – spiega – ho infatti assunto il ruolo di assessore alla riorganizzazione delle Partecipate e quindi preferisco completare questo compito, prima di assumere altri impegni gravosi o politici», dice Colomban. L’imprenditore, però, ha dato comunque la propria disponibilità ad affiancare la sindaca nelle scelte organizzative e strategiche sia in Comune di Roma che nelle partecipate. Stasera, annuncia lo stesso assessore, incontrerà Virginia Raggi “per definire questo ulteriore ruolo in Roma Capitale”.
Rampelli: «Il sindaco è sempre più solo»
«Le dichiarazioni dell’assessore alle Partecipate, secondo cui “non intende fare il vicesindaco di Roma”, confermano che il sindaco è sempre più solo. Il raggio magico, tra avvicendamenti rocamboleschi, errori amministrativi tragicomici e inchieste giudiziarie, pare essersi dileguato. Era rimasto solo Colomban, l’uomo più vicino al fondatore del Movimento e alla Casaleggio Associati, ma farà Ciaone anche lui al primo cittadino», dichiara Fabio Rampelli, capogruppo alla Camera di Fdi-An. «Del resto la compatibilità tra il manager veneto e i grillini è più che discutibile, per chi ne conosce trascorsi e percorsi. Ma se anche Colomban dà buca alla Raggi, non resta che una soluzione: Beppe Grillo. Venga lui a fare il vicesindaco a Roma, troppo facile distribuire insulti e volgarità a destra e a manca e poi scappare vigliaccamente. I romani non sapevano nemmeno chi fosse Virginia Raggi, hanno di fatto votato per lui, abboccando alle sue facili promesse. Ora ci metta la faccia – conclude Rampelli – ci ha fatto ridere dai palcoscenici, imbestialire di rabbia verso partiti e istituzioni, ingrifare al pensiero del governo dei giusti. Ora ce lo faccia vedere, li venga a materializzare o scompaia per sempre».