Ottant’anni anni e non sentirli: nonno Tepepa evade ancora (video)
Nuovi guai per nonno Tepepa, al secolo Ennio Sinigalia. Il noto rapinatore torinese, 79 anni, è evaso per la seconda volta in poco più di un mese dagli arresti domiciliari. I carabinieri di Moncalieri lo hanno sorpreso in un bar vicino a casa mentre prendeva un caffè. L’uomo è stato rimesso ai domiciliari perché ritenuto far parte della banda dei finti finanzieri che nei mesi scorsi hanno messo a segno almeno sette rapine tra Piemonte e Lombardia. Sinigaglia faceva parte della banda dei finanzieri perché per farsi aprire la porta di casa dalle loro vittime o per convincerle a fermarsi in mezzo alla strada usavano finte divise e pettorine delle fiamme gialle e fingevano di dover fare un controllo fiscale. Le indagini, coordinate dalla procura di Ivrea, sono iniziate ad ottobre di un anno fa e hanno portato a decine di perquisizioni in tutta la provincia di Torino. Gli investigatori hanno accertato un bottino di almeno 200mila euro.
Arrestato lo scorso 16 settembre il rapinatore, a inizio ottobre era già evaso una prima volta per incassare la pensione all’ufficio postale vicino a casa. Nel 2014 Nonno Ennio, in un periodo in cui era a piede libero, aveva rilasciato una lunga intervista a Inphoshop (video in basso) che aveva prodotto un documentario sulla sua vita intitolato “Lo chiamavano Tepepa”. Il film era stato proiettato a Palazzo nuovo l’anno successivo. Negli anni Sessanta a Torino e provincia “le batterie” che si contendevano la zona erano due: la sua e quella della banda capitanata da Pietro Cavallero.
Il trailer dell’intervista a Nonno Tepepa