I genitori sgomberano i figli a ceffoni: così finisce l’occupazione ai Parioli
Linea dura, a Roma, contro le occupazioni: chi ci ha provato – pochi rispetto agli scorsi anni – è stato sgomberato a forza. Dalla polizia o, e questo è il vero inedito della stagione, dai genitori. A suon di schiaffoni.
L’occupazione all’Azzarita “sgomberata” dai genitori
È successo in particolare al liceo Azzarita, scientifico del blasonato quartiere Parioli. I ragazzi avevano proclamato l’occupazione, il preside ha chiamato i genitori e non c’è stato bisogno che entrassero in campo le forze dell’ordine, sebbene intervenute. Dopo una riunione con la dirigenza scolastica all’interno dello stesso istituto, madri e padri sono andati a riprendersi i figli tra gli occupanti, un centinaio in tutto, quasi sfondando le porte dietro cui si erano trincerati. «A un certo punto abbiamo sentito dei colpi alla porta che avevamo barricato. Erano alcuni genitori che, forzandola, sono riusciti a entrare, urlando di andar via, cercando i figli, spintonandoli. Qualcuno ci ha preso anche uno schiaffo… Noi, i più piccoli, ci siamo spaventati e siamo scappati», ha raccontato una studentessa a Repubblica. Fine dell’occupazione e rientro in classe, con tanto di organizzazione di quella che sembra una lunga seduta di auto-aiuto: «Saranno due giorni di confronto con i ragazzi per evitare il muro contro muro con i docenti e capire le ragioni del loro disagio», ha annunciato il preside, Roberto Gueli.
A Monteverde interviene la polizia
Storia diversa al Morgagni, in un altro quartiere della Capitale che vanta qualche “titolo”: Monteverde. Qui i ragazzi sono stati sgomberati dalla polizia, arrivata nella notte a mettere fine a una occupazione promossa soprattutto contro l’alternanza scuola-lavoro e il nuovo esame di maturità. Dopo lo sgombero sulla pagina facebook degli “Studenti autorganizzati romani” è stata postata una ricostruzione che lascia attoniti: «Questa notte diverse volanti e decine di agenti sono piombati all’ingresso delle liceo Morgagni a Monteverde. Decine sono stati gli studenti fermati, videofilmati e segnalati all’autoritá giudiziaria. Si parla di minacce e intimidazioni agli studenti, di agenti di polizia che hanno urinato nei corridoi dell’istituto, di scritte appositamente fatte dalla polizia per delegittimare la protesta degli studenti». La Questura però smentisce non solo questo scenario, ma anche che vi siano state tensioni, precisando che l’intervento notturno è stato dovuto agli schiamazzi e musica alta.