La beffa, detenuti in permesso di lavoro al bar con cellulari e droga
L’assurdo corre dal Casertano a Napoli in una vicenda dai contorni romanzeschi. Alcuni detenuti con il permesso di lavoro all’esterno del carcere di Carinola (Caserta) invece di recarsi negli uffici della Camera di Commercio di Napoli, dove avrebbero dovuto prestare la loro opera, in realtà andavano al bar o a giocare nei centri scommesse: è quanto ha scoperto la polizia penitenziaria nel corso di un’operazione resa nota dal Sappe, il Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria.
Detenuti “pizzicati” con la droga
Sono otto i detenuti sorpresi e denunciati all’Autorità giudiziaria. Per tutti ovviamente è stata disposta la sospensione del beneficio e comminato un procedimento disciplinare. «Facevano tutto meno che lavorare», commenta Emilio Fattorello, segretario regionale del Sappe. Il segretario generale del sindacato, Donato Capece, sottolinea altri particolari ai limiti dell’assurdo: i detenuti in permesso «sono stati trovati anche in possesso di sette telefoni cellulari e, grazie anche all’ausilio delle Unità Cinofile della Polizia Penitenziaria di stanza a Benevento, anche di droga».