Città dell’Ungheria vieta burqa e moschee: “Qui valgono le nostre tradizioni” (VIDEO)

26 Nov 2016 11:55 - di Guido Liberati

Il giovane sindaco di Asotthalom, piccola città dell’Ungheria a pochi chilometri dal confine con la Serbia, ha annunciato lo stop all’invasione islamista.  Laszlo Toroczkai, questo il nome del primo cittadino, eletto in una lista vicina alla destra ungherese, sarà vietata la costruzione di moschee, l’attività dei muezzin e l’uso di indumenti islamici. Vietati quindi burqa, chador e burkini. Il sindaco, citato dai media serbi, ha precisato che la decisione è stata presa per proteggere «la comunità e le tradizioni» della cittadina dalle delibere della Ue sulla distribuzione dei profughi e richiedenti asilo nei vari Paesi membri.

La città dell’Ungheria è sulla rotta dalla Serbia all’Europa occidentale

La città di Asotthalom era stato uno dei centri in prima linea durante il massiccio flusso di migranti e profughi lo scorso anno lungo la rotta balcanica, dalla Serbia verso l’Ungheria e i Paesi dell’Europa occidentale. Il sindaco Toroczkai, 38 anni, da parte sua era stato tra i primi a proporre la costruzione di una barriera “difensiva” per arginare il flusso migratorio. La cosa è stata poi decisa e realizzata dal premier Viktor Orban lungo tutti i 175 chilometri della frontiera con la Serbia. Nei mesi scorsi Toroczkai aveva girato un videomessaggio nel quale invitava i migranti a non attraversare illegalmente il confine. «Sono il sindaco della città di Asotthalom che si trova al confine serbo-ungherese», dice il sindaco nel video. «Salutiamo tutti coloro che rispettano le nostre leggi ed entrano nel Paese attraverso i posti di controllo. Tuttavia, quelli che passano il confine illegalmente possono facilmente finire in prigione». Poi il sindaco racconta che al confine è stata costruita una barriera,  protetta da migliaia di poliziotti e dall’esercito ungherese. Alla fine del video Toroczkai ricorda ai migranti che la via più breve dalla Serbia alla Germania passa tra Slovenia e Croazia, non Ungheria. «L’Ungheria è una scelta cattiva. Asotthalom la peggiore».

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