Caffè e spesa invece di lavorare, 65 dipendenti comunali indagati
Ancora furbetti del cartellino, questa volta in provincia di Messina, nel comune di Furci Siculo. La polizia del commissariato di Taormina ha compiuto un blitz anti-assenteismo, nel mirino i dipendenti comunali. Andavano a fare la spesa, a prendere il caffè, a sbrigare proprie commissioni dopo aver strisciato il badge: in alcuni casi le assenze arrivavano a 150 ore in un mese o venticinque giorni su ventisei. L’indagine è durata un mese, da giugno a luglio 2015 ed è stata avviata dopo le denunce dell’amministrazione comunale che si era resa conto di comportamenti non corretti da parte di alcuni dipendenti comunali.
Assenteismo, sono accusati di truffa ai danni dello Stato
Sedici di loro sono stati raggiunti da obbligo di firma, complessivamente sono 65 su 85 gli indagati. Due le condotte scorrette maggiormente registrate dalle telecamere installate dalla polizia: c’era chi entrava timbrava il badge e andava via e chi timbrava per diversi colleghi. I dipendenti comunali sono accusati di frode ai danni dello Stato e falsa attestazione della presenza. A chi avrebbe fatto più di quindici ore di assenza sono stati contestati entrambi i reati: l’indagato è stato raggiunto dall’obbligo di firma, chi avrebbe commesso uno dei reati è solo indagato. Tra questi ultimi anche un capo area del comune ionico. Alcuni dipendenti inoltre digitavano un codice con il quale attestavano di avere un permesso per l’uscita o di dover fare un servizio esterno anche se non era vero. Altri impiegati hanno accumulato oltre venti ore solo per la pausa caffè prevista solo per pochi minuti.