Bamboccioni a chi? Coldiretti: l’Italia è prima nella Ue per le imprese giovani
Ma quali bamboccioni. C’è un settore in cui l’Italia è al primo posto in Europa doppiando la Germania di Angela Merkel. Si tratta delle imprese (per lo più agricole) guidate da under 35. Uno studio elaborato dalla Coldiretti cita che sono 600mila in tutto i giovani italiani capitani di industria, con un saldo positivo record di 50mila nei primi nove mesi di quest’anno, al ritmo di 325 aperture al giorno. I giovani italiani insomma sono i più intraprendenti, quando si tratta di lanciarsi in nuovi business. Specie al Sud e nel commercio al dettaglio.
Coldiretti: bamboccioni a chi?
La ricerca della Coldiretti, dal titolo “Bamboccioni a chi? I giovani italiani che fanno l’impresa”, rivela che le imprese giovani sono il 9,8% delle piccole e medie imprese i italiane e quasi un terzo delle nuove aperture nel 2016. Un risultato che solo apparentemente stride con il 67 per cento ancora a casa con mamma e papà. «La famiglia in Italia è un punto di riferimento perché ha le risorse per sopportare meglio la crisi, ma è anche un presidio di imprenditorialità diffusa», spiega il presidente della Coldiretti Roberto Moncalvo, «in molti casi è una palestra e un trampolino di lancio per consentire ai giovani di esprimere la propria creatività». E in effetti le imprese familiari in Italia sfiorano il 60% nel mercato azionario e il 90% in settori come l’agricoltura. I principali settori di interesse degli under 35 sono soprattutto il settore del commercio, dell’agricoltura e dell’allevamento, Su 90mila nuove imprese, aperte tra gennaio e settembre di quest’anno (mentre 40mila chiudevano), 11mila sono nel settore del commercio al dettaglio, 7.569 in agricoltura e allevamento, oltre 7 mila nelle costruzioni specializzate, 4.717 in attività di ristorazione e 2.882 nei servizi alla persona. Dal punto di vista territoriale, vince il Sud (34.334), seguito da Nord Ovest (21.611), Centro (18.064) e Nord Est (quasi 14 mila).
In pole position le piccole imprese
Come da tradizione, aggiunge la Coldiretti, l’Italia si distingue per la proliferazione di piccole imprese a livello familiare. Il nostro paese è al top in Europa per l’alto numero di piccole e piccolissime aziende (e la polverizzazione non sempre è un vantaggio): 3,8 milioni contro 2,9 milioni del Regno Unito, 2,7 milioni della Polonia, 2,4 milioni della Germania, 2,2 milioni della Spagna e poco sopra i 2 milioni della Francia. Ma dei quasi 4 milioni di piccole e medie imprese italiane, il 30% è guidato da under 40, contro il 33% di Londra, il 35% di Varsavia, solo il 21% di Berlino, il 28% di Parigi e come Madrid. Il 70% delle imprese under 35 opera in attività che vanno dalla trasformazione aziendale dei prodotti alla vendita diretta, dalle fattorie didattiche agli agriasilo, ma anche alle attività ricreative come la cura dell’orto e i corsi di cucina in campagna, oltre all’agricoltura sociale. Le migliori idee (dal caviale vegano all’agricosmesi fino ai tessuti realizzati con le arance e al ketchup nostrano)- sono state presentate al concorso Oscar Green 2016.