Sul bus senza biglietto, picchiano il controllore: arrestati due nigeriani

8 Ott 2016 13:18 - di Martino Della Costa

Prendi l’autobus a Napoli e poi… e poi le buschi di santa ragione. Già, perché parafrasando il celebre motto è proprio questo che è successo a bordo di un bus del trasporto pubblico partenopeo dove,due nigeriani, beccati da un controllore senza il biglietto, hanno pensato bene di aggredire a calci e pugni il malcapitato che si era peraltro semplicemente limitato a invitarli a scendere.

Sul bus senza biglietto, picchiano la guardia giurata

Si ripete, a Napoli, un ennesimo episodio di botte a bordo di un autobus: vittima, stavolta, non il conducente – come accaduto recentemente. Non un passeggero, come ripetutosi ancor più recentemente, ma una guardia giurata che si era semplicemente limitata a invitare due cittadini nigeriani a scendere dal mezzo in quanto sprovvisti del necessario biglietto. É accaduto sull’autobus della Sita, che copre la tratta Napoli-Pompei-Scafati. I controllori, alla fermata di via Ferraris avevano più volte chiesto ai due nigeriani di lasciare il mezzo. Ma al loro rifiuto, hanno chiesto l’intervento della guardia giurata: ed è stato allora che è scoppiata la lite. I due, addirittura, hanno iniziato a picchiarlo provando anche a impossessarsi della sua pistola.

Si rifiutano di scendere: arrestati due nigeriani

Il vigilante è riuscito comunque a liberarsi dalla morsa dei due, che si sono allontanati dal mezzo, e a chiamare rinforzi. Ma la vicenda è continuata: i due, non ancora paghi, sono tornati e hanno iniziato a minacciarlo. Nel frattempo, sono arrivati anche gli agenti della sezione “Volanti” dell’Ufficio Prevenzione Generale, che hanno bloccato i due aggressori. La guardia giurata ha subìto lesioni guaribili in sette giorni. I poliziotti hanno accertato che, il più giovane dei due, era in Italia senza permesso di soggiorno, motivo per il quale è stato denunciato. I due nigeriani sono stati arrestati: chissà se hanno provato a reagire violentemente anche contro le forze dell’ordine chiamati a sanzionare il loro atteggiamento, e ad arrestarli…

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