Stop di un sindaco: niente autobus per gli immigrati che disturbano le ragazze
I bus usati dagli studenti per andare a scuola non potranno essere usati dagli immigrati segnalati per risse e disturbi. La decisione è del sindaco di Calizzano, comune di poche centinaia di anime in provincia di Savona, Pierangelo Olivieri, avvocato che guida una lista civica vicino al centrodestra.
Il sindaco di Calizzano vieta i bus
Sono 40 gli immigrati (segnalati dalla prefettura di Calizzano) invitati a non salire su quei mezzi, si tratta di persone che si sono resi protagonisti di risse e violenza. La decisione arriva dopo che nei giorni scorsi tra i migranti ci sono state risse nell’albergo che li ospita e screzi con i gli abitanti. I battibecchi sono avvenuti soprattutto sugli autobus del mattino utilizzati dagli studenti. «Ci sono stati episodi spiacevoli verso alcune ragazze, per questo abbiamo ottenuto l’impegno da parte della cooperativa Il Faggio che gestisce i migranti a invitarli a non salire su quei bus se non strettamente necessario», spiega il primo cittadino di Calizzano. La storia è raccontata da La Stampa e Il Secolo XIX. Ma la cooperativa prende le distanze dalle parole del sindaco «Impossibile essere d’accordo con l’ipotesi della divisione» Replica immediata del sindaco: «Non si tratta di razzismo o intolleranza perché abbiamo integrato i migranti nella polisportiva che ha anche vinto un premio per un video contro il razzismo. Ma dopo le risse e gli episodi sui bus il clima è cambiato». Non voglio un paese polveriera – ha aggiunto Olivieri – e poi la licenza dell’albergo è per 24 migranti e non per 40. Chiederò alla prefettura di rispettare quei parametri. L’Intolleranza e il razzismo non c’entrano: spesso gli immigrati salgono sugli autobus senza il biglietto e per questo l’azienda dei trasporti proporrà alla cooperativa Il Faggio un abbonamento convenzionato per fare in modo che i biglietti vengano pagati, da tutti, nessuno escuso, ha spiegato il sindaco di Calizzano.