Scossa fortissima alle 7,41. Nelle zone rosse viene giù tutto. Paura a Roma e in tutta l’Italia centrale
Una forte scossa di magnitudo 6,5 (inizialmente calcolata di grandezza 7,1) la più elevata da quando l’Appennino ha cominciato a creare disastri lo scorso 24 agosto, è stata avvertita in tutta l’Italia centrale alle 7,41 di questa mattina. I palazzi hanno tremato a Roma, panico e terrore in tutte le Marche, in Umbria e a Rieti, dove il terremoto è stato fortissimo. La scossa è stata avvertita anche a Firenze. La zona dove l’istituto di vulcanologia ha registrato la scossa si trova tra Perugia e Macerata. Nelle Marche la gente è scesa in strada, i telefoni non sono raggiungibili. Scene di panico anche a Roma, con decine e decine di chiamate ai vigili del fuoco.
L’epicentro in una zona compresa tra Norcia, Castelsantangelo e Preci: ”Io sono a Fano, dove vivo – ha detto il sindaco di Castelsantangelo, Mauro Falcucci – ma mi dicono che ci sono stati crolli, che è un disastro! Si è aperta la terra, c’è fumo,un disastro”. Falcucci cercherà di raggiungere il paese, già devastato dal sisma del 26 ottobre, ma non è sicuro di farcela: ”Le strade saranno chiuse”.
“E’ venuto tutto giù, ormai non ci stanno più i paesi”. Così il sindaco di Arquata del Tronto Aleandro Petrucci dopo l’ultima scossa di magnitudo 6.1.
‘E’ crollato tutto, vedo colonne di fumo, e’ un disastro, in disastro!”. Lo dice il sindaco di Ussita, uno dei comuni più colpiti dal sisma del 26 ottobre, Marco Rinaldi, dopo l’ultima forte scossa. ”Dormivo in auto, ho visto l’inferno…”.