Il picchiatore spagnolo sfuggito all’Italia risarcirà le sue vittime
La difesa di Nicolas Aitor Orlando Lecumberri, il dj spagnolo di 23 anni accusato di una ventina di aggressioni immotivate ai danni di passanti a Milano e che dal 2 settembre scorso si trova in un ospedale psichiatrico a San Sebastian, in Spagna, dopo essere fuggito appena scarcerato, si sta muovendo per risarcire le vittime dei pestaggi, attraverso contatti con i loro legali. Nel frattempo, da quanto si è saputo, i pm di Milano Adriano Scudieri e Cristian Barilli, titolari dell’inchiesta chiusa nelle scorse settimane, hanno deciso di disporre anche una consulenza psichiatrica di parte sul giovane. Lecumberri, difeso dall’avvocato Gabriele Minniti, intanto, si sta curando nell’ ospedale di San Sebastian dove è ricoverato, mentre il gip di Milano Livio Cristofano, allo stato, non ha ancora deciso sulla richiesta di mandato d’arresto europeo inoltrata dalla Procura.
Lo spagnolo era accusato di una decina di aggressioni
Il dj era stato arrestato a fine luglio scorso per aver preso a pugni dieci passanti a caso per le strade di Milano (altri dieci episodi, poi, gli sono stati contestati successivamente). Lo scorso primo settembre, il giovane era stato scarcerato su decisione del gip che gli aveva concesso i domiciliari in una clinica psichiatrica in Liguria, ma senza ritenere necessaria la predisposizione di una scorta per accompagnarlo nella struttura. Lecumberri, quindi, uscito da San Vittore era andato alla fermata della metropolitana di Lampugnano e, una volta giunto alla stazione dei pullman, aveva comprato un biglietto per Barcellona. A Nizza, poi, aveva deciso di prendere un altro autobus per San Sebastian e il 2 settembre era entrato nella clinica psichiatrica. Ora la difesa, da quanto si è saputo, ha già contattato alcune vittime delle aggressioni, attraverso i loro legali, e si sta muovendo per risarcirle. Risarcimenti che, ovviamente, potrebbero incidere molto sull’esito del procedimento penale.