Nutella convoca gli esperti: “Sull’olio di palma c’è disinformazione”

27 Ott 2016 14:25 - di Carlo Marini

L’Olio di palma è il male assoluto? «Io lo chiamo enfaticamente il terrorismo della disinformazione alimentare: in questi anni molte, troppe volte abbiamo assistito a operazioni di disinformazione che fanno leva sull’ignoranza e hanno dietro interessi economici ben precisi, volti alla sostituzione di prodotti e a creare turbative sul mercato». Così il vice ministro delle Politiche agricole Andrea Olivero è intervenuto in apertura del convegno che si è tenuto a Milano “Olio di palma: una scelta responsabile basata sulla scienza” organizzato dal gruppo Ferrero. Il marchio che vanta tra i suoi prodotti di punta la Nutella, che contiene olio di palma, ha chiamato a raccolta gli esperti per smontare le accuse che piovono addosso agli alimenti prodotti con olio di palma. «Dobbiamo evitare il terrorismo alimentare, l’ignoranza, la sostituzione del prodotti ricchi» a livello nutrizionale «con quelli scadenti nella falsa idea che siano più sani. Dobbiamo essere rigorosi e attenti a tutelare la sostenibilità ambientale – ha proseguito il viceministro Oliviero – Quando si parla di carne o latticini ad esempio nascono campagne che portano ansia nei cittadini, modificano i consumi e in molti casi portano poi a consumi meno saggi e meno salutari di quelli precedenti».

“L’olio di palma? Non va criminalizzato”

Secondo il viceministro è necessaria una comprensione «puntale delle caratteristiche dei prodotti alimentari, perché il cittadino consumatore deve comprendere gli elementi di positività ma anche di rischio che ci sono – ha aggiunto -. Dobbiamo fare questo per spingere ciascuno a una dieta equilibrata, senza la criminalizzazione dei prodotti ma andando a valutare attentamente i benefici e i limiti di ciascun prodotto». Quello che è da rifiutare è la logica della sostituzione di prodotti nutrienti con «surrogati spesso fatti di scarti – ha concluso -. Questa logica aberrante la respingiamo perché dobbiamo portare le persone a comprendere che i prodotti che sono intrinsecamente ricchi devono essere consumati con intelligenza ma devono essere consumati perché da essi il nostro corpo trae nutrienti essenziali».

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