Musulmana s’innamora di un cattolico: calci, pugni e minacce dai familiari

22 Ott 2016 10:17 - di Liliana Giobbi

Un’altra storia di violenza. Un’altra vicenda che fa riflettere. Una ragazza musulmana si è dovuta proteggere dalla sua stessa famiglia, contraria al suo legame d’amore. E ora si difende in tribunale. Il “rapporto” contestato parte da un elemento: lei, come detto, è di religione musulmana, lui è di religione cattolica. Sono giovani, hanno entrambi 22 anni. Ma quella differenza di fede è un ostacolo insormontabile per chi è intollerante.

Le aggressioni alla ragazza musulmana

La storia viene osteggiata sin dall’inizio, con conseguenze pesanti, tanto da costringere la ragazza musulmana a fuggire, andandosene di casa per poter vivere con il suo uomo, lontana dai suoi familiari. Tenere lontani quei parenti-serpenti di origine marocchina, però, non è servito a niente. Nessuno di loro ha accettato la scelta di Nawel, infermiera a Reims, al punto che a gennaio due cugine l’hanno insultata e aggredita a calci e pugni. Il padre di Nawel – scrive la stampa francese – l’avrebbe minacciata di morte più volte, la macchina del compagno sarebbe stata danneggiata, i due innamorati si dicono vittime di una vera e propria persecuzione da parte della famiglia di lei: alla fine la coppia ha lasciato Reims. Poi l’udienza tribunale. Imputate le due cugine di Nawel: verdetto atteso il 17 novembre.

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