«Imbecilli», «disgraziati», altro orrore all’asilo: maestra finisce nei guai (video)
Ancora bimbi della materna picchiati a scuola, umiliati e offesi. Ancora telecamere nascoste della polizia che immortalano momenti di vessazioni fisiche e psicologiche. Ancora una maestra orco sospesa dal suo incarico. Ancora vittime indifese costrette a subire rimproveri continui, schiaffi e insulti. Questa volta – l’nnesima, inaccewtabile volta – il calvario ha investito una ventina di bambini fra i 3 i 5 anni iscritti ad una classe mista della scuola materna pubblica di Fabriano, la Anna Malfaiera, cui la polizia di Stato ha messo fine dopo la segnalazione di alcuni genitori insospettiti e messi in allarme dai comportamenti dei piccoli figli. Al dubbio adombrato da diversi mamme e papà hanno poi avuto un riscontro oggettivo dalle immagini registrate dalle telecamere nascoste piazzate dalle forze dell’ordine al lavoro sul delicato caso e hanno filmato le violenze subite dai bimbi, e la maestra, una cinquantenne, è stata sospesa dall’esercizio della professione dal Gip di Ancona, e denunciata per maltrattamenti fisici e psicologici.
«Imbecille», «disgraziato», gli epiteti della maestra ai piccoli
E allora: «Imbecille», «stronzo», «disgraziato», «topolino che fa la cacca…», sono alcuni degli epiteti rivolti dalla maestra della scuola materna Malfaiera di Fabriano denunciata per maltrattamenti e sospesa dall’esercizio della professione dopo che il Commissariato di Polizia, diretto da Michele Morra, ha raccolto le prove, filmate di nascosto, delle violenze subite da una classe di bambini fra i 3 e i 5 anni. L’indagine è partita dalla segnalazione di una mamma, preoccupata perché il figlio non voleva più andare a scuola. La donna si è rivolta al Commissariato e, seguendo i consigli della polizia, ha cominciato ad osservare con maggiore attenzione i comportamenti del bambino. Il piccolo si svegliava di notte rimproverando il proprio animaletto di peluche con frasi del tipo «Non lo fare più, hai capito?», «Non te lo dico più! In castigo subito!», e altre cose di questo “tenore”. Così, su disposizione del Pm, gli agenti hanno interpellato anche altri genitori, e si è scoperto anche altri bambini si svegliavano di notte urlando spaventati.
Maltrattamenti in classe e il famigerato «angolo buio»
Non solo: i piccoli, come sempre accade in questi deprecabili casi, erano costretti a subire all’ordine del giorno rimproveri continui, schiaffi, insultim strattonamenti, e a “scontare” il famigerato «angolo buio», un temuto spicchio della classe dove i bambini che la maestra considerava più “cattivi», venivano costretti a sedersi a forza di spintoni, mentre piangevano a dirotto, disperati. Disperati e indifesi. C’era anche questo nella “giornata tipo” di uno degli alunni della scuola materna di Fabriano affidati all’insegnante 50enne ora sospesa dall’esercizio della professione. Bambini che, dopo essere stati costretti a subire gli atteggiamenti violenti della maestra, venivano anche minacciati di gravi conseguenze se avessero raccontato ai genitori delle offese e delle botte ricevute a scuola. Tutto questo prima che l’indagine del Commissariato fabrianese e della procura della Repubblica di Ancona portassero il Gip a disporre la misura cautelare della sospensione dall’esercizio della professione per la maestra, indagata per maltrattamenti fisici e psicologici. Che oltre che alla propria coscienza, ora dovrà rispondere alla giustizia del suo comportamento.