I netturbini sono in sovrappeso. E in Versilia l’azienda li mette a dieta

31 Ott 2016 10:32 - di Paolo Sturaro

A dieta per poter saltare agilmente su e giù dai mezzi di raccolta dei rifiuti. Accade ai netturbini in sovrappeso e quindi con relativi e maggiori rischi di infortuni sul lavoro dell’Ersu, l’azienda che in Versilia cura la raccolta della spazzatura a Pietrasanta, Seravezza e Forte dei Marmi. L’azienda, d’accordo con lavoratori e sindacati, ha studiato per loro un percorso personalizzato. Non è detto, insomma, che a tutti sarà tolta la pastasciutta o il dessert. Ciascuno avrà la sua dieta e il suo programma salutistico.

I netturbini “ciccioni” sono una quarantina

L’Ersu, insieme con l’ente sanitario territoriale, ha già individuato i netturbini in sovrappeso, all’incirca uno su sei dei complessivi 220 addetti, ovvero all’incirca una quarantina di lavoratori. E ha previsto per loro un percorso fatto di incontri informativi e di visite dal dietologo. Effettivamente, si fa notare, scendere e salire da un camion almeno 400 volte in sei ore, e talvolta anche fino a 600 volte, è già un problema per chi si tiene in forma. A quanto pare, già diversi netturbini si “allenano”, facendo jogging o andando in palestra. Per i dipendenti in sovrappeso invece la situazione può diventare pesante aumentando, nel contempo, i rischi di incidenti, compresi scivolate e capitomboli durante il ritiro della differenziata. «Il tasso di infortuni è basso – hanno spiegato il presidente dell’azienda, Alberto Ramacciotti, e il direttore, Walter Bresciani Gatti – ma il 30% riguarda chi sale e chi scende dai mezzi. Scivolate e capitomboli durante il ritiro della differenziata sono frequenti per chi non è agile. Faremo seguire gli addetti fino a che non ridurranno il peso del 10 per cento». Il progetto durerà dai 6 ai 12 mesi. I netturbini in sovrappeso dovranno rispettare una serie di regole per un’alimentazione più sana ma comunque nutriente. Probabilmente verrà anche stabilito per ciascun soggetto se dovrà mangiare prima o dopo il turno di lavoro, che dura sei ore. Si è cominciato con una serie di incontri informativi, seguiranno le visite dal dietologo in gruppi di cinque alla volta. Gli incontri formativi hanno l’obbiettivo di fornire a ciascun lavoratore un quadro esaustivo dei più corretti stili di vita, dell’alimentazione giusta per il tipo di sforzo fisico cui si sottopongono durante i turni di lavoro. La prevenzione riguarderà soprattutto colesterolo, diabete e problemi vascolari.

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