«Il Giubileo è stato un successo», nonostante la crisi e il terrorismo

10 Ott 2016 18:39 - di Redazione

La crisi economica prima e la paura del terrorismo poi hanno frenato anche i pellegrinaggi. Ma nonostante ciò “il Giubileo è stato un successo”. Lo sottolinea il vice presidente dell’Opera Romana Pellegrinaggi, monsignor Liberio Andreatta, quando manca poco più di un mese alla conclusione dell’Anno Santo della Misericordia voluto da Papa Francesco. “Alla crisi e alla paura del terrorismo deve aggiungersi il fatto che è il primo Giubileo diffuso della storia, con l’apertura delle porte sante in tutte le diocesi. Per questo – spiega All’Ansa- non può essere fatto un paragone con i numeri sull’afflusso a Roma nel corso degli Anni Santi del passato. Ma nonostante questo sono milioni i pellegrini che hanno scelto di venire a Roma che è per tutti il centro della cristianità”.

Ma crisi economica e paura degli attentati hanno rallentato i pellegrinaggi, non solo al Giubileo,  ma un po’ in tutto il mondo. Qualche flessione è stata registrata anche per le mete storiche dei cristiani come la Terra Santa e Lourdes, che restano comunque ai primi posti dei viaggi della fede. Per quanto riguarda in particolare i viaggi in Terra Santa “ribadisco che si possono fare pellegrinaggi in condizioni di assoluta tranquillità e sicurezza. Si può andare, si deve andare – è l’appello di mons. Andreatta -. E si deve andare oggi perché questi luoghi possono essere fruiti senza resse e nella massima sicurezza. In Terra Santa non è mai stato toccato un pellegrino perché è considerato sacro, è un uomo di Dio”. Ma il prelato dell’Orp mette in evidenza che “in quelle terre il pellegrinaggio religioso è una delle poche forniti di entrata. La Chiesa del Medio Oriente si sta svuotando, fare un pellegrinaggio in quei luoghi significa anche dare una mano ai cristiani a rimanere”. Nel 2017 tra le mete di pellegrinaggi particolare affluenza è prevista per Fatima, in Portogallo, per il centenario delle apparizioni della Madonna ai tre pastorelli. Anche prima dell’annuncio del Papa “al Santuario già si parlava della sua possibile visita. A noi che portiamo i pellegrini dall’Italia c’è stato detto di tenere conto che il 13 maggio”, anniversario della prima apparizione, “ci saranno molti pellegrini portoghesi perché tutti sono sicuri che quel giorno ci sarà Papa Francesco”. Infine sul santuario mariano di Medjugorje, mons. Andreatta conferma la scelta fatta finora: “L’Opera Romana Pellegrinaggi non va. Aspettiamo le decisioni del Papa”.

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