Finalmente Gentiloni ci ripensa: forse è meglio abolire le sanzioni alla Russia

5 Ott 2016 12:03 - di Redazione

«Crediamo nella forza politica delle sanzioni stesse, come anche in quella della loro abolizione, noi non siamo a favore della loro proroga automatica». Il ministro degli Esteri Paolo Gentiloni lascia aperta la porta all’abolizione delle sanzioni economiche alla Russia e lo fa un’intervista all’agenzia russa Tass. Il titolare della Farnesina ha sottolineato che le sanzioni, che hanno provocato gravi contraccolpi alla politica economica italiana, «intendono fare pressione e servono come ammonizione. Cioè servono per creare le condizioni per un dialogo costruttivo, che è risultato in pericolo a causa della crisi in Ucraina». Gentiloni ha aggiunto nell’intervista che la soluzione della crisi ucraina «è un obiettivo comune, non solo dell’Italia, dato che la situazione di conflitto nel cuore dell’Europa non serve a nessuno, né all’Unione europea, né all’Ucraina, né alla Russia».

Gentiloni: andiamo oltre le sanzioni

Aprendo la 14esima edizione del Comitato italo-russo sulla cooperazione economica, finanziaria e industriale, il ministro degli Esteri ha osservato che il deterioramento delle relazioni con Mosca è un pericolo generale per l’Europa. Il Comitato si è riunito l’ultima volta nel 2012, perché gli ultimi quattro anni sono stati segnati dalle sanzioni contro Mosca per la crisi ucraina: «Ampie criticità che hanno influito sull’interscambio commerciale  – ha detto Gentiloni – e un quadro di cooperazione porterebbe a mutui benefici, ma deve essere fondata su comprensione, franchezza e fiducia». Gli incontri alla Farnesina serviranno per presentare agli investitori russi «un quadro economico italiano promettente, con un mercato più dinamico che sta uscendo dalle secche dalla crisi per tornare ad essere competitivo e innovativo. I tassi di crescita sono ancora lontani dalle nostre aspirazioni, ma diventano sempre più consistenti, grazie anche alla ripresa della domanda interna che si aggiunge alla tradizionale spinta dell’export». Le relazioni con la Russia sono consolidate nonostante i problemi, «bisogna superare ancora delle criticità in ambito legislativo ma stiamo lavorando che semplificare. Vogliamo creare nuovi progetti comuni all’insegna del made in Italy e del made with Italy – ha concluso Gentiloni – condividendo il nostro know-how nel promettente mercato russo».

 

 

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