Dopo lo stupro la Raggi scopre il degrado di Colle Oppio e lo chiude
Chiusura notturna, ma si valuta anche l’installazione di telecamere attorno a Colle Oppio. La giunta Raggi corre ai ripari dopo lo allo stupro di una donna australiana e pensa a blindare il parco archeologico di Colle Oppio, assediato da rifiuti e frequentato da balordi a ogni ora del giorno. «Il parco di Colle Oppio sarà chiuso la notte come tutti i parchi archeologici. Le ordinanze fatte negli anni scorsi non sono state applicate. Un tavolo in prefettura del 22 febbraio aveva dato delle indicazioni con ruoli e competenze non rispettate e, ora dobbiamo intervenire noi», annuncia l’assessore all’Ambiente di Roma Paola Muraro aggiungendo che chiederà lo sgombero degli accampamenti dei senza fissa dimora. Stamani sulla situazione di Colle Oppio, da anni aggredito da sporcizia e abbandono e luogo di accampamenti di molti di senza fissa dimora, c’è stato un tavolo tra le istituzioni competenti. Muraro ha precisato che “auspicabilmente già da stasera alcuni cancelli verranno chiusi e altri sigillati”. Parallelamente alla chiusura dei cancelli, l’assessore chiede un intervento delle forze dell’ordine. «Chiediamo – spiega – alla prefettura un intervento perché la situazione di degrado e i problemi di ordine pubblico non ci sono solo a Colle Oppio ma in tutta la zona del Colosseo. Non si capisce perché le attività illegali nel parco siano sotto gli occhi di tutti».
L’autore dello stupro della donna austrliana, Eduard Oprea, arrestato due giorni fa, era già finito in manette perché considerato il responsabile di una violenta aggressione ai danni di una prostituita connazionale, di cui era stato ex protettore, dalla quale avrebbe preteso nuovamente la percentuale sui suoi guadagni. Ma era stato poi scarcerato.