Allarme in Germania, la polizia cerca un terrorista in Sassonia. Ma è fuggito
Il sospetto si è diffuso da ore. La paura cresce di minuto in minuto. Le notizie, poche e confuse, di una «grave minaccia» si susseguono con regolarità dalla tarda mattinata, e al momento – tra indiscrezione e allarme – l’unica certezza è che in Germania l’allerta terrorismo è salita a vette vertiginose. Una certezza suffragata dalla notizia, divulgata dalla polizia, secondo cui a Chemnitz, una cittadina della Sassonia, si è in cerca di un terrorista, sembra un siriano, che, però, sarebbe riuscito a fuggire. «Non è stato possibile reperire un’importante persona», ha scritto la polizia della Sassonia sul proprio account Twitter, lasciando intendere che nella cittadina sassone si cercasse un sospetto terrorista sottrattosi alla cattura. Di più: «La polizia della Sassonia chiede collaborazione nella ricerca di una persona sospettata della preparazione di un attentato dinamitardo», si afferma in un testo diffuso dall’Ufficio stampa della Regione Sassonia, aggiungendo che si tratta di «Jaber Albakr, nato il 10 gennaio 1994 a Saasaa/Damasco», in Siria. L’appello precisa che, come risulta dalla foto dell’identikit, il terrorista indossa una «felpa scura con cappuccio».
Allarme terrorismo in Germania: grave minaccia in Sassonia
Il sospetto, insomma, ha serpeggiato per ore. La paura cresceva di minuto in minuto. Le notizie, poche e confuse, di una «grave minaccia» si sono susseguite con regolarità dalla tarda mattinata, e ancora adesso – tra indiscrezione e allarme – l’unica certezza è che in Germania l’allerta terrorismo è salita a vette vertiginose. Nel mirino di possibili attentatori Chemnitz, la cittadina tedesca della Sassonia, su cui la polizia ha ricevuto segnalazioni di un possibile attentato con esplosivo. Sono state le stesse forze dell’ordine, citate dai media, a riferirlo. A quanto si è saputo, allora, è durata ore una massiccia operazione della polizia, anche se alla fine non sarebbero stati effettuati arresti.
Forze speciali ad ogni angolo
Niente arresti, ma un intero quartiere della cittadina tedesca è stato posto in lockdown per ore a causa di una «grave minaccia» sulla quale la polizia sta indagando e in merito alla quale i media locali non hanno chiarito quasi fino all’ultimo la natura del pericolo. In base a quanto riferito fin qui, i poliziotti hanno fatto evacuare una strada della città di Chemnitz, situata nel Land della Sassonia, come precauzione. Non solo: immagini trasmesse dalle tv locali e foto su Twitter hanno mostrato a più riprese le forze speciali pesantemente armate mentre circondavano un’abitazione a Chemnitz. Non solo: le stesse forze dell’ordine hanno avvertito alcuni residenti della zona di evacuare esortandone altri a rimanere in casa. «Al momento siamo di fronte a una situazione di minaccia nella zona di Fritz-Heckert, forze speciali sono sul posto», twittava nel primo pomeriggio la polizia. E la paura cresceva proporzionalmente al fatto di non conoscerne il perché…
Blitz della polizia in un appartamento
Poi, alla fine, arriva la conferma: «Un edificio nel complesso Fritz-Heckert è stato evacuato e un appartamento assaltato dalle forze di intervento», ha precisato l’agenzia tedesca Dpa. Di più: il portavoce della Polizia della Sassonia, Tom Bernhardt, ha confermato che fino al primo pomeriggio a Chemnitz non vi sono stati arresti, anche se sono in corso indagini, riferisce l’agenzia Dpa scrivendo che non è chiaro se nell’intervento si cercassero una o più persone. Il portavoce non ha voluto dire se nell’appartamento sia stato trovato esplosivo: «Niente panico, abbiamo la situazione sotto controllo», ha detto comunque Bernhardt.
A Chemnitz è fuggito un terrorista
E nel frattempo si chiarisce anche che in quell’appartamento si cercava qualcuno in particolare. Qualcuno che non è stato possibile reperire: un’importante persona», ha scritto in queste ore la polizia della Sassonia sul proprio account Twitter, lasciando intendere che a Chemnitz si stesse cercando un sospetto terrorista sottrattosi alla cattura: il siriano Jaber Albakr. Quindi, dato l’allarme sulla fuga del sospetto terrorista, la polizia ha tranquilizzato con un tweet la popolazione locale, rivelando che il boato dell’«esplosione che era stato possibile udire», è stato prodotto «da una misura di intervento della polizia». E alla fine, anche l’ultimo tassello va al suo posto: «Ieri sera dalla Protezione della costituzione, i servizi segreti interni, è venuta un’indicazione che avrebbe potuto esserci una seria minaccia», ha detto il portavoce della polizia regionale della Sassonia, Tom Bernhardt. E la paura provata in tutte queste ultime ore ha avuto un nome e un volto: contorni – e un identikit – ben definiti…