Siria, inizia l’offensiva di Damasco contro l’Isis: e l’Onu non lo tollera…

20 Set 2016 17:26 - di Antonio Pannullo

La manovra è chiara: dopo il cruento raid di Deir Ez Zor, quando aerei statunitensi hanno colpito soldati dell’esercito regolare siriano e consentendo all’Isis di occupare il villaggio, adesso il fronte anti-Assad ha bisogno di un episodio che riequilibri le responsabilità. Nulla di strano, questa guerra di comunicati falsi è piuttosto utilizzata in ogni conflitto. La cosa strana, e grave, è che l’Onu, nella persona del suo massimo vertice Ban Ki-moon, si sia prestato a questa mistificazione, prendendo chiaramente parte per i terroristi che combattono il legittimo presidente Bashar al Assad. Non è un mistero per nessuno che Usa, Ue e Onu “pendono” per quelli che eufemisticamente definiscono “insorti”, che in realtà sono gruppi fondamentalisti armati veri  e propri, finanziati dall’estero, ma è davvero strano che le Nazioni Unite, che questi conflitti dovrebbero comporre, siano scese in campo per una delle due parti, e in questo caso proprio a fianco di quella che ha tentato – senza peraltro riuscirci – di effettuare un  sanguinoso golpe armato contro un governo e un presidente legittimi.

Navi russe bombardano basi Isis in Siria

Veniamo ai fatti, e non alle opinioni di Ban Ki-moon. Le accuse alla Russia di aver attaccato un convoglio umanitario in Siria «sono infondate», ha dichiarato il portavoce del Cremlino Dmitri Peskov. «Non ritengo possibile e giusto arrivare a conclusioni infondate. Attualmente le informazioni di questo attacco a fuoco sono passate al vaglio dei nostri militari, spero che ricevano informazioni concrete dalle fonti sul campo e dopo potranno rilasciare una dichiarazione al riguardo». Lo riporta Ria Novosti. I jet russi e siriani «non hanno effettuato alcun raid sul convoglio umanitario delle Nazioni Unite nel sud-ovest di Aleppo, in Siria», ha aggiunto da parte sua il portavoce ufficiale del ministero della Difesa russo, Igor Konashenkov, citato dalla Tass, il quale ha anche spiegato che «è stato un incendio in uno dei mezzi del convoglio e non un bombardamento aereo». Vero è invece che missili Kalibr sono stati sparati da navi russe nel Mediterraneo e che hanno distrutto una sede operativa dei terroristi dell’Isis in un sobborgo ovest di Aleppo. Anche il governo siriano smentisce che la sua aviazione abbia colpito il convoglio umanitario dell’Onu e della Mezzaluna rossa siriana nella regione di Aleppo. Lo si apprende da un comunicato dell’agenzia siriana Sana che riporta una fonte militare che definisce «non corretta» la notizia diffusa da media arabi e internazionali secondo cui raid aerei russi o governativi siriani hanno preso di mira nella notte un convoglio di automezzi con aiuti a sud-ovest di Aleppo. La verità che al vasto fronte antigovernativo brucia il fatto che oggi sia cominciata ad Aleppo est una massiccia offensiva di terra delle forze governative siriane e delle milizie filo-iraniane alleate di Damasco, sostenute dalla copertura aerea russa.

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