Renzi attacca Raggi: se su una sfida non ci metti la faccia, hai sbagliato mestiere
“Il fatto di dire che non si fanno le Olimpiadi per timore della corruzione è una incredibile ammissione di incapacità da parte della dirigenza di quella città”. Lo ha detto il premier Matteo Renzi a Prato, partecipando a un’iniziativa per il Sì al referendum organizzata dal Pd. Durante il faccia a faccia con Marco Travaglio su La7 il premier aveva detto che non intendeva polemizzare con il sindaco Raggi sulle Olimpiadi, argomento sul quale è invece tornato volentieri dinanzi a una platea amica e pronta all’applauso. “E se tu hai davanti otto anni – ha aggiunto – se hai un minimo di credibilità e autorevolezza, tu i ladri li cacci. Non si fermano le grandi opere, si fermano i ladri. Se invece dici no e hai paura hai sbagliato mestiere”. Renzi è poi tornato sul concetto: “Non si fermano le grandi opere ma si fermano i ladri. Se invece dici di no, hai paura, ti fermi davanti una grande sfida e preferisci non metterci la faccia, hai sbagliato mestiere“. “L’Italia è divisa – dice – tra chi sta alla finestra a guardare e chi sta nell’arena e se vede una cosa che non va la cambia. Questa è la differenza tra la politica e il bar dello Sport”. Un’accusa che tuttavia proviene da un premier che prima aveva detto di voler andare a casa in caso di vittoria del No al referendum e poi ci ha ripensato, ritenendo non fosse opportuno “metterci la faccia”, per usare una sua espressione.
“All’Expo è accaduto che tanti hanno detto ‘bella l’Italia che ce la fa’, alle Olimpiadi invece cosa succede: i soldi delle Olimpiadi li puoi mettere nelle periferie di Roma se le fai, se no quei soldi vanno nelle periferie di Parigi e Los Angeles. Mi piange il cuore per i posti di lavoro persi a Roma, per le periferie di Roma”, ha concluso Renzi.