La Raggi fugge dai guai e dal Vaticano e si mette in bikini sul lago di Bracciano

12 Set 2016 11:16 - di Bianca Conte

Via dalla pazza folla. Dalle polemiche politiche. Dal sudoku delle nomine. Dal rebus di riempire le caselle ancora vuote, non ultima quella del capo di Gabinetto. Dalle reprimenda del direttorio. Dalle bachettate del Vaticano e del Pd… chi più ne ha, più ne metta. Già, perché in questo momento il sindaco pentastellato Virginia Raggi ne ha di rogne da risolvere e di incastri da trovare e collaudare: così, al termine di una settimana passato sotto il fuoco incrociato, la prima cittadina, dopo aver dato buca alla Santa Sede infrangendo cerimoniali e codici d’opportunità politica, ha trovato però il tempo di dedicarsi un po’ di relax in quel di Bracciano, amena località lacustre in cui si è rifugiata con il figlio e un’amica – madre di un bambino coetaneo del suo – per qualche ora di svago. Con buona pace delle autorità vaticane a cui aveva appena dato fortait. Un diniego incassato con stile Oltretevere, a cui monsignor Angelo Becciu, sostituto della Segreteria di Stato, ha risposto con toni decisamente concilianti, intenzionato a sedare gli animi in fermento dei giorni scorsi.

Raggi, relax a Bracciano dopo la buca al Vaticano

«Lasciamo alla Raggi il tempo di lavorare», aveva chiosato sulla vexata quaestio l’alto prelato tentando di smorzare le polemiche rinfocolate nei giorni scorsi, tra gli altri, da monsignor Nunzio Galantino, segretario generale della Cei, e rilanciate a stretto giro anche dall’Osservatore Romano. E lei,  per tutta risposta, cosa fa? Sceglie di tenersi lontana dal Campidoglio per due giorni. Del resto, è sotto gli occhi di tutti: Virginia Raggi appare già decisamente “provata”, quindi deve essere per questo che ha optato – incautamente? – di ricaricare le pile per la settimana al via oggi dall’Aventino di Bracciano e di casa sua, a distanza di sicurezza dal clamore delle telecamere e dalle critiche del Vaticano dopo la buca data all’evento della Cei, schierandosi in questo in buona compagnia con la collega di movimento, il sindaco di Torino Chiara Appendino, criticata a sua volta per aver saltato un appuntamento con la Fiom.

Le polemiche dal Campidoglio a Oltretevere

Chissà come commenterà la Santa Sede, allora, lo scoop fotografico del Messaggero on line che anche nell’edizione odierna documenta, scatto dopo scatto, la fuga di relax che si è concessa il sindaco Raggi, in totale discrezione e con tanto di scorta: una scorta dal profilo talmente basso che neppure i bagnanti accorsi al lago nella domenica di settembre si sono accorti della blasonata presenza in bikini. Chissà se monsignor Becciu interverrebbe nuovamente con parole calibrate sull’opportunità delle scelte e sulla mole delle urgenze del sindaco… Decisioni impellenti a proposito delle quali nei giorni scorsi – per esempio – lo stesso cardinale Agostino Vallini, vicario del Papa per la diocesi di Roma, aveva detto: «La complessità dei problemi, aggravati da ritardi ed errori, richiede tempo, competenza, esperienza, idee e rettitudine morale a tutta prova di chi è chiamato a indicare la rotta e decidere».

Sul tavolo del sindaco urgenze e decisioni impellenti

Laddove decidere sembra essere proprio la parole chiave: e allora, sul tavolo c’è anche la difficile decisione di dire No alle Olimpiadi del 2024. E per farlo Raggi starebbe pensando a una conferenza stampa in periferia, in una delle opere faraoniche mai portate a termine per i Mondiali di nuoto del 2009, come le Vele di Calatrava a Tor Vergata, intorno al 20 settembre, dopo cioè la fine dei giochi paralimpici. È lì che la sindaca potrebbe lanciare l’ecumenico messaggio che i soldi vanno spesi a beneficio di tutti, iniziando dagli impianti di base. Intanto, periferie e olimpiadi a parte, nell’arco di questa settimana i documenti della commissione bicamerale sulle Ecomafie relativi all’audizione dell’assessore all’Ambiente, Paola Muraro, arriveranno in Procura e lei potrebbe essere sentita dai pm.

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