Germania, tutti contro la Merkel: hai ignorato i sentimenti popolari
In Germania indice puntato dei moderati contro Angela Merkel, colpevole di avere ignorato l’umore dei cittadini su euro e migranti. Proprio i due argomenti che stanno in cima all’agenda politica di Frauke Petry, uscita vittoriosa dalle regionali in Meclemburgo e che ha intenzione con il suo partito, Alternativa per la Germania (Afd), di mietere successi inaspettati anche alle politiche fissate per l’anno prossimo.
In una conferenza stampa Angela Merkel ha detto di essere molto scontenta per l’esito del voto in Meclemburgo. Ha aggiunto che il risultato “è particolarmente spiacevole perché l’Unione cristiano-democratica nel governo regionale si è preoccupata di mandare avanti la Regione. Ha fatto un buon lavoro”, ma “purtroppo” i suoi leader locali “non hanno potuto raccogliere questi frutti perché”, nelle elezioni, “si è trattato quasi esclusivamente di politica federale” che “si è sovrapposta quasi a tutto”, riferendosi alla questione dei migranti. Un tema sul quale ha precisato: “Da un lato ci prendiamo la responsabilità umanitaria, inclusa l’integrazione, dall’altro mettiamo in chiaro che coloro che non hanno diritto di rimanere, devono anche lasciare il nostro paese”. La Cancelliera ha detto ancora che dopo la sconfitta elettorale in Meclemburgo il suo partito deve “riconquistare la fiducia” degli elettori non solo sulla questione dei migranti ma anche su quella della dimensione “sociale” dell’economia. “Abbiamo ora il compito di lavorare in maniera intensa per riconquistare la fiducia e questo, è mia ferma convinzione, può solo avvenire se si dimostra che si risolvono i problemi e non solo quelli in relazione ai profughi ma anche i problemi che abbiamo in generale per quanto riguarda lo sviluppo economico” e “la coesione sociale”.
Proprio sul pericolo per lo stato sociale rappresentato dalla pressione migratoria ha insistito la “rivale” della Merkel, Frauke Petry: “Per tutelare la libertà e lo stato di diritto i confini devono essere chiusi per questa immigrazione illegale. È giusto e necessario integrare” singoli profughi che hanno diritto di asilo ma “oltre il 90%, secondo una stima ufficiale, non sono in questa situazione” e rappresentano quindi “un massiccio sovraccarico per lo stato sociale”.
Per il centrodestra ciò che è avvenuto in Germania è un preavviso di sfratto anche per Renzi che ha adottato politiche di accoglienza che hanno favorito l’invasione di clandestini. “Renzi si prepari – afferma Maurizio Gasparri – il prossimo a essere cacciato sarà lui”. “Fino a quando i partiti tradizionali non impareranno a dare delle risposte che i cittadini di questo continente stanno chiedendo ormai da troppo tempo – ha detto a sua volta Giovanni Toti – è chiaro che continuerà questa voglia di cambiamento anche aggressiva e talvolta dai toni preoccupanti. Credo che urlare al populismo come ‘al lupo al lupo’ non porti da nessuna parte. I partiti e tutti gli esponenti politici dell’Europa dovrebbero rendersi conto che questo meccanismo si è inceppato, sta procurando danni, che c’è bisogno di profondi cambiamenti”. La sconfitta di Angela Merkel, secondo Roberto Calderoli, “non fa che confermare la volontà dei cittadini europei di dire no alla politica del buonismo e delle porte aperte che ha causato l’invasione dei nostri Paesi, a partire dall’Italia, da parte degli immigrati clandestini”.