G20, “sgarbo” dei cinesi a Obama: niente tappeto rosso. E’ polemica

4 Set 2016 11:35 - di Redazione

Momenti di tensione all’arrivo ieri di Barack Obama al vertice del G20 ad Hangzhou, in Cina. Secondo quanto riferiscono i media Usa, il presidente è stato “deliberatamente snobbato” al suo arrivo: ad accogliere Obama all’atterraggio dell’Air Force One non è stato srotolato nessun tappeto rosso, trattamento invece riservato a tutti gli altri leader della Terra che partecipano al vertice. Non solo. Il presidente Usa è “stato costretto” ad usare la scaletta posteriore per scendere dall’aereo in quanto non è stata fornita nessuna scaletta mobile. Una volta sbarcato, ci sono state poi tensioni tra le autorità cinesi e americane con un rappresentante di Pechino che ha urlato: “Questo è il nostro Paese! Questo è il nostro aeroporto!”. Un ufficiale ha poi bloccato sulla pista il consigliere per la Sicurezza, Susan Rice, urlando contro un altro addetto alla Sicurezza che stava aiutando i giornalisti americani ad avvicinarsi al presidente Usa.

Le tensioni sono proseguite anche dopo, racconta il pool di corrispondenti al seguito di Obama. Poco prima dell’incontro con il collega cinese, Xi Jinping, gli addetti alla Sicurezza hanno avuto da ridire sul numero dei giornalisti che volevano entrare dentro la sala del bilaterale e alla fine due di loro sono stati esclusi dopo che era stato raggiunto il numero massimo di 10, come richiesto dalla Cina. Alla domanda sul trattamento riservato dal suo arrivo al vertice del G20, l’ultimo da presidente, Obama ha risposto: “Ci sono sempre tensioni quando la Casa Bianca tratta sull’accesso dei media Usa al presidente e ai leader mondiali. E non ci scusiamo per aver spinto in questo senso, non abbandoniamo i nostri valori e nostri ideali quando facciamo questi viaggi”. Poi ha aggiunto: “Non andrei oltre a quanto è successo”.

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