Filippine, Duterte choc: «Con gli spacciatori userò i metodi di Hitler»
Sarebbe «felice di massacrarne» tre milioni, come fece Hitler con gli ebrei. Il presidente filippo Rodrigo Duterte ha usato toni perfino più choc del solito per ribadire che non ha alcuna intenzione di rivedere i metodi della sua lotta alla droga: la “licenza di uccidere” spacciatori e tossicodipendenti rilasciata di fatto alla polizia.
Duterte: «Voglio fare come Hitler»
«Hitler massacrò tre milioni di ebrei. Ci sono tre milioni di tossicodipendenti: sarei felice di massacrarli», ha detto il presidente filippino, probabilmente sposando alcune tesi revisioniste che riducono i numeri dell’Olocausto. Duterte ha parlato nella città di Davao, nella parte meridionale delle Filippine, dove è stato a lungo sindaco e ha fatto tappa dopo aver visitato il Vietnam. Durante il suo viaggio, il discusso leader filippino aveva affrontato, tra gli altri, il tema della campagna anti-droga, ma non è escluso che le sue ultime dichiarazioni siano state anche una risposta a quanti protestano per i metodi sanguinari del suo impegno.
Tremila morti in cinque mesi, gli studenti protestano
Nelle stesse ore in cui lui si paragonava a Hitler, infatti, a Manila era in corso una manifestazione studentesca che chiedeva di smetterla con quelle che vengono giudicate come vere e proprie esecuzioni da parte della polizia. Il bilancio, a meno di cinque mesi dall’insediamento di Duterte, è di circa 3mila morti, alcuni dei quali ritrovati con accanto cartelli con scritte come «Sono un pusher, non imitatemi» o «Ero uno spacciatore».
Quando “The punisher” avvertiva: «Vi ucciderò tutti»
La lotta inflessibile alla droga era stata uno dei cavalli di battaglia di Duterte in campagna elettore, quando dal palco delle presidenziali si rivolgeva a «spacciatori e trafficanti» chiamandoli «figli di puttana» e avvertendoli che «vi ucciderò tutti». Una volta eletto, il presidente non ha mai dato alla polizia un ordine esplicito di uccidere signori e vittime della droga, ma ha più volte ribadito che avrebbe assicurato una copertura totale agli agenti impegnati nel loro lavoro, invitandoli anche a sparare a morte nel caso di resistenza violenta. «Se per fare il vostro lavoro dovrete uccidere mille persone, io vi proteggerò», è stata una delle frasi con cui ha rassicurato la polizia. Del resto, il soprannome di “The punisher”, “Il giustiziere” di un noto fumetto, se l’era già guadagnato durante il ventennio da sindaco proprio di Davao, la città da cui ha rilanciato auspicando di diventare come Hitler.