Delitto di Garlasco, 2 anni e mezzo al maresciallo che indagò: testimoniò il falso
Due anni e mezzo di reclusione e i danni da pagare ai famigliari di Chiara Poggi, la giovane donna assassinata a Garlasco, con una provvisionale di 10 mila euro. È la condanna per falsa testimonianza inflitta all’ex maresciallo dei carabinieri Francesco Marchetto, oggi in pensione. Nel 2007 comandava la stazione dei carabinieri di Garlasco, all’epoca del delitto per il quale, al termine di un tormentato iter processuale, è stato condannato il fidanzato della vittima, Alberto Stasi. La sentenza è stata letta dal giudice monocratico del tribunale di Pavia Daniela Garlaschelli. Secondo l’accusa (che aveva chiesto una pena di 3 anni), Marchetto testimoniando il falso nel processo di primo grado davanti al gup di Vigevano Stefano Vitelli sulle ragioni per le quali non aveva sequestrato la bicicletta nera da donna nella disponibilità di Stasi, influenzò l’esito del processo. Anche per questo motivo l’imputato avrebbe incassato una doppia assoluzione, cancellata poi dalla Cassazione, che ordinò un processo bis. Si arrivò così lo scorso 12 dicembre alla condanna a 16 anni, che Stasi sta attualmente scontando in carcere.