La storia di 4 ragazzi polacchi: «Siamo venuti per scavare tra le macerie»
Non ce l’hanno fatta a restare in ferie, a divertirsi. Già dalle prime notizie hanno capito che dovevano partire subito, recarsi nei luoghi della tragedia. Jakub, Zuzana, Mariusz e Anna: quattro ragazzi polacchi amanti della montagna, in vacanza in Piemonte, che viaggiano per sedici ore ininterrotte pur di arrivare in tempo ad Amatrice per dare una mano a scavare.
I quattro ragazzi polacchi: «Togliamo sassi e tegole»
Erano sulle montagne piemontesi i quattro ragazzi polacchi, a scalare con corde e piccozze, quando hanno deciso poche ore dopo la scossa di saltare in macchina, farsi sedici ininterrotte di viaggio per «fare anche solo il lavoro sporco, di togliere mattoni, sassi, tegole ma fare di tutto per cercare di salvare le persone». Lo spiega Jakub, che da Opole insieme ai suoi amici si è fatto ventiquattr’ore di lavoro ininterrotto fra le macerie «dove ci dicevano di andare, noi andavamo, facendoci capire solo in inglese». I quattro ragazzi polacchi ora non servono più, visto il sovraffollamento delle strutture di soccorso e quindi hanno mollato, ma «mi è sembrato di tornare alla guerra dell’Ucraina – racconta Jakoub – dove sono stato come fotoreporter lungo tutto il fronte del Donbass. Sono stato a Piski, Lugansk, ed era una guerra in mezzo alle macerie come qui ad Amatrice». «Ma un giorno torneremo qui quando avranno ricostruito», ha assicurato Jakoub.