Sisma: l’addio a Marco Santarelli, il figlio del questore di Frosinone
La bara portata a spalla dai poliziotti della Questura di Frosinone e accolta dal picchetto d’onore. Grande commozione alla basilica di Santa Croce in Gerusalemme per l’ultimo saluto a Marco Santarelli, figlio unico del questore di Frosinone ed ex capo di gabinetto della Questura di Roma, tra le vittime del terremoto nel Reatino. Una vicenda atroce, una famiglia distrutta. Il giovane, 28 anni, è morto ad Amatrice, nella casa di famiglia dove era andato con due amici in vacanza. Il questore è infatti originario del paese reatino. La terra gli ha tolto per sempre il respiro. Numerosi i rappresentanti di forze dell’ordine, istituzioni ed enti locali presenti ai funerali. «Siamo impotenti, è qualcosa che ci sovrasta e contro cui non si può fare nulla – ha detto durante l’omelia don Nicola Tagliente, cappellano del dipartimento di pubblica sicurezza – il dolore, lo sconcerto e la paura sono veramente grandi». Tra le corone di fiori presenti quella del presidente della Regione Lazio e del sindaco di Frosinone. In chiesa anche un’urna per le offerte da devolvere alle popolazioni colpite da sisma.«Vorrei che fosse ricordato come un ragazzo buono e amato da tutti», ha detto il questore di Frosinone, Filippo Santarelli, al termine dei funerali del figlio Marco. In prima fila durante le esequie Maria, la mamma di Marco e Matteo, il fratello minore del ragazzo.
Sgomento per il giovane Santarelli
Allo scoppio del sisma il giovane dormiva sotto le stesso tetto con tre amici, i quali sono riusciti a mettersi in salvo. Non Marco, rimasto intrappolato e ucciso nel crollo dell’abitazione. Lo stesso questore di Frosinone aveva partecipato alle ricerche, invano, dopo essersi precipitato ad Amatrice, avvertito della scomparsa del figlio. Marco Santarelli viveva a Frosinone con il padre Filippo, ma era cresciuto nell’Aretino. Filippo Santarelli aveva lavorato, ad Arezzo, nella Digos, nella squadra Volante e poi nell’ufficio del capo di gabinetto. Dopo la cerimonia a Roma, la salma sarà trasferita a Passignano sul Trasimeno per la sepoltura. L’Umbria è infatti la terra di origine della moglie del questore di Frosinone. Ma quando sarà possibile, le spoglie del ragazzo saranno traslate nel cimitero di Amatrice.