Rio 2016, Campriani fa il bis e regala all’Italia il settimo oro olimpico
«Sono contentissimo della finale che ho disputato. È pazzesco arrivare a due ori, non me l’aspettavo: ero sicuro che sarebbe stata ultima olimpiade e quindi vediamo cosa succederà». Lo ha detto Nicolò Campriani, dopo il trionfo alle Olimpiadi di Rio nel tiro a segno, carabina 50 metri. «Alla fine ero stanchissimo, tiravo tra un battito di cuore e l’altro ed è andata bene. Kamensky (il russo che era in testa prima dell’ultimo colpo, ndr) oggi è stato il migliore e forse ha sbagliato a tirare dopo di me. Il mormorio del pubblico lo avrà disturbato…».
Campriani aveva già vinto nella carabina 10 metri
Campriani aveva già vinto l’oro nella carabina 10 metri. Quella del tiratore azzurro, atleta delle Fiamme gialle, è anche, nel tiro a segno, la seconda medaglia di una carabina tutta italiana. «È stato un progetto sviluppato con la ditta Pardini da zero – spiega l’ingegner Campriani -, e al quale ho collaborato in prima persona. Ora lo vive anche un po’ come un titolo costruttori». Per la statistica, l’azzurro, ha bissato l’oro vinto quattro anni fa nella carabina 50 metri 3 posizioni superando, con un finale thrilling, il russo Kamenskiy 458.8 (con il record olimpico in finale) a 458.5. Il toscano entra così nel club esclusivo degli atleti italiani che hanno conquistato almeno tre ori olimpici: per lui due in una settimana, considerando quello vinto lunedì nella carabina aria compressa 10 m (in cui a Londra, invece, ottenne l’argento). Per l’Italia Team si tratta della 19ª medaglia a Rio (7 ori, 7 argenti, 5 bronzi).