Le tragicomiche Olimpiadi di Renzi tra sms, gaffe e frecciatine degli atleti

7 Ago 2016 10:45 - di Antonio Marras

“Pare che pure la statua di Cristo sul Corcovado abbia abbassato le braccia per gli opportuni scongiuri”. “Nibali: 2 fratture, torna a casa con Renzi. Adesso teme possa possa cadere l’aereo”. “Pare che Malagó con discrezione si stia informando sulla data di partenza di Renzi…”. Non è carino accusare una persona di avere influenze negative sulle vite altrui, ma sui social, si sa, il cazzeggio è la regola e chi di #staisereno ferisce di #portasfiga perisce.

Ecco perché, al termine della prima giornata di Olimpiadi a Rio costellatata di infortuni e delusioni azzurre consumatesi sotto gli occhi e i selfie del premier, l’hashtag è scattato automatico, #Renziportasfiga, ed è diventato in poche ore il trend topic di Twitter, al punto da essere sospeso forse per motivi di opportunità politica.  Di sicuro, però, il presenzialismo di Renzi, tra i pochi premier mondiali piombati a Rio, a tratti ha sfiorato lo” stalking” contro gli atleti. Sfiga a parte, ecco che cosa ha confessato la spadista italiana Rossella Fiamingo subito dopo aver perso, a sorpresa, l’oro olimpico nella finale. “Renzi mi ha mandato messaggi da stamattina, a ogni turno un altro di incitamento. Devo dire che a un certo punto ho smesso di guardarli perché mi mettevano un po’ di ansia…”. Sms a tutti, anche a Nibali, che è caduto rovinosamente a pochi chilometri dal traguardo mentre volava verso una probabile vittoria. “Tutti facciamo il tifo per lo Squalo, la squadra c’è e ci sono tutte le condizioni per fare un bel lavoro”, aveva annunciato Matteo, tra una passeggiata a Capocabana con moglie e figli e una visita in stile Giorgio Mastrota al villaggio del made in Italy.

E dopo la corsa? Ancora lui. “Che peccato, ma gli darò io un passaggio in Italia”, ha commentato Renzi. Da qui quella pessima battuta su Twitter sull’aereo presidenziale offerto a Nibali. Perché si sa, la rete è impietosa e ha la lingua lunga ma anche la memoria, ricorda perfettamente tutte le volte che Renzi ha cercato di cavalcare vittorie postume di atleti italiani invitandoli a Palazzo Chigi per il seflie di rito ma raramente ha fatto lo stesso con i perdenti. Per esempio, la tennista Roberta Vinci che è uscita al primo turno a Rio, quante chance ha di essere invitata a corte dal principino che si precipitò a New York su air force one italiano per vedere la sua finale con Flavia Pennetta? Occhio e croce, nessuna.

Renzi, però, a Rio è andato anche per fare pressing sui grillini in vista della decisione sulla candidatura di Roma alle Olimpiadi 2024: ogni giorno una dichiarazione ai media di tutto il mondo per spingere la Raggi, eletta con un plebiscito, a cambiare idea su una sua precisa promessa elettorale. Il tutto a spese dei contribuenti, anche quelli grillini.

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