La Germania ha deciso: «Espulsioni immediate». Solo l’Italia nicchia
Espulsioni immediate, senza troppi intoppi. Solo in Italia si dorme, si balbetta, si naviga a vista. Persino in Germania – dopo la montagna di errori commessi con le solite tesi buoniste – hanno capito che la situazione è ormai incontrollabile e che bisogna essere concreti, non lasciare spazi. Il ministro dell’Interno tedesco, Thomas de Maizière, presentando il pacchetto anti-terrorismo, ha confermato l’intenzione di voler agevolare arresti ed espulsioni per i migranti che delinquono o minacciano la sicurezza nazionale.
Espulsioni e arresti, le tesi del ministro
«Voglio inasprire il diritto di soggiorno per gli stranieri che hanno commesso reati o che rappresentano una minaccia per la sicurezza pubblica in Germania», ha detto il ministro. «Per legge – ha aggiunto – vogliamo introdurre anche un nuovo motivo di arresto: la minaccia per la sicurezza pubblica». La proposta prevede la possibilità di «applicare l’obbligo di espulsione anche in questi casi». Circa i profughi raggiunti da un decreto di espulsione «in futuro vogliamo distinguere tra la tolleranza “classica”, per esempio per motivi di salute, e altri casi», ha annunciato ancora de Maizière, riferendosi esplicitamente alla circostanza in cui è il profugo stesso a «creare ostacoli» all’espulsione «ad esempio attraverso cambi di identità, reati o altri illeciti che mettono in pericolo la sicurezza pubblica». Questi, ha aggiunto, avranno solo «un breve rinvio dell’espulsione» ma «nessuna tolleranza come finora».