Violenze sessuali, la “soluzione” turca: gli stupratori riparano col matrimonio
Il numero esatto nessuno lo sa ma, secondo il capo del dipartimento della Cassazione turca che si occupa dei reati sessuali, Mustafa Demirdag, sono almeno 3 mila in Turchia i casi registrati di uomini che hanno evitato condanne per molestie o abusi sessuali accettando un “matrimonio riparatore” con le vittime.
I numeri di questa “usanza” tribale, approssimati per difetto, ovviamente, Demirdag li ha rivelati durante un’audizione al Parlamento di Ankara ed aprono scenari inquietanti mostrando una società, quella turca, inchiodata al Medioevo piuttosto che membro della Comunità Europea, ruolo a cui aspirerebbero.
Secondo la sua ricostruzione, riportata poi dal quotidiano Milliyet, anche in casi di abusi sessuali da parte di più persone, alcuni tribunali hanno annullato condanne penali dopo che uno dei violentatori ha deciso di sposare la vittima: proponendole un matrimonio riparatore ha così evitato il carcere a sè stesso e anche agli altri del branco.
In alcuni casi, sarebbero le stesse famiglie delle vittime a evitare le denunce a seguito delle “nozze riparatrici“. Una nuova norma, ha precisato Demirdag, ha aggravato le pene fino a 16 anni e 8 mesi in casi simili che coinvolgano vittime minorenni.