Aveva rapinato due donne: latitante si tradisce con un selfie su Facebook
Lo hanno arrestato per la sua passione per i social. Un cubano di 37 anni, accusato di avere sequestrato, picchiato e rapinato due donne in Svizzera, è stato arrestato dai carabinieri del Comando provinciale di Torino, che lo hanno individuato grazie a Facebook. Nei giorni scorsi l’uomo, in fuga dallo scorso 17 maggio, aveva postato diverse foto sul suo profilo. In una di queste era immortalato con una donna nota ai militari, che si sono appostati sotto la sua abitazione. Antonio Garcia Rios è stato così arrestato dai militari, che ora indagano sulle sue frequentazioni. 7 in abitazione. Il suo complice è stato arrestato nei giorni scorsi in Germania.
Anche a Milano due rapinatori presi grazie a Facebook
I precedenti di delinquenti traditi dai social non mancano. Nel mese di luglio due ragazzi milanesi sono stati catturati sempre grazie a Facebook. I due pluripregiudicati (di 19 e 21 anni) si ispiravano ai camorristi di Gomorra, facevano selfie con soldi e pistole, s no perfino
andati a Scampia per scattare una foto con le Vele sullo sfondo. E’ stato anche grazie a queste foto pubblicate sui loro profili Facebook che sono stati riconosciuti dai carabinieri di Rho (Milano) come gli autori di almeno 7 colpi (ai danni di 10 passeggeri) tra rapine e scippi commessi tra maggio e giugno a bordo dei treni e nelle vicinanze delle stazioni ferroviarie a cavallo tra il rodense e il varesotto.
Latitante nigeriana tradita dal falso profilo Facebook
Si è conclusa alla stessa maniera la fuga di una nigeriana di 36 anni, accusata di sfruttamento della prostituzione e fuggita in Germania dopo essersi sottratta alla misura dell’obbligo di dimora a Favaro Veneto. La donna, Elena Aliu, era ricercata in tutta Europa dopo essersi sottratta all’esecuzione di una misura cautelare emessa dal Tribunale di Cagliari che l’accusava di essere la tenutaria di una rete criminale finalizzata alla tratta di esseri umani e allo sfruttamento e favoreggiamento della prostituzione di giovani di colore. L’indagata, dopo l’arresto, era stata appunto ammessa alla misura dell’obbligo di dimora a Favaro Veneto, ospitata in casa di connazionali, sotto la vigilanza dei carabinieri dai quali era però fuggita riparando all’estero. Ma è stata rintracciata su Facebook sul quale la donna, con falsa identità, aveva aperto un profilo, consentendo così ai carabinieri di localizzarla a Berlino.