Presidenziali austriache, accolto il ricorso di Hofer. Ballottaggio da rifare
Il ballottaggio delle presidenziali in Austria va rifatto. Lo ha deciso la Corte Costituzionale accogliendo il ricorso presentato il 22 maggio scorso dalla Fpö, la formazione della destra sconfitta per un pugno di voti. Confermate quindi le indiscrezioni riportate in mattinata dal quotidiano Der Standard. Dopo l’esito della Brexit, arriva da Vienna la seconda batosta per quanti scorgono in ogni fremito contro la status quo europeo un attentato alla democrazia e alle istituzioni comunitarie. Che qualcosa non fosse adato per il verso giusto nel conteggio delle schede nel ballottagio austriaco tra il leader del Fpö, formazione della destra sovranista, Norbert Hofer e il segretario nazionale dei Verdi, l’aristocratico Alexander Van der Bellen era apparso subito chiaro. Van der Bellen si era imposto per una manciata di preferenze premiato esclusivamente dal voto per corrispondenza.
Hofer, leader della destra, era stato sconfitto per pochi voti
Il sospetto di brogli è pesantissimo. Uno choc per i cittadini austriaci, da sempre abituati ad un’amministrazione imparziale e corretta. Ma i numeri parlano chiaro e gettano un’ombra inquietante anche sulle tensioni che l’avanzata di Hofer aveva prodotto in tutta Europa. Il caso più ecclatante sarebbe quello avvenuto nel comune di Waidhofen an der Ybbs dove, secondo i dati forniti dal ministero degli Interni, l’affluenza al voto sarebbe stata del 146,9 per cento e la vittoria è andata al candidato Van der Bellen. Addirittura pari al 598 per cento l’affluenza nella città di Linz anche lì ad essere sconfitto era stato Hofer. Come se non bastasse, il presidente della Commissione elettorale ha dichiarato che le schede dei votanti dall’estero sono stranamente aumentate di ventimila unità nell’arco della notte. Il ministro dell’Interno ha ovviamente replicato che si tratta solamente di banali errori di inserimento dei dati. Una spiegazione che non ha convinto la Procura federale contro la corruzione e per la prevenzione dei crimini economici che ha infatti aperto un’indagine circa i voti pervenuti per corrispondenza e per telefonia mobile in quattro distretti elettorali dello stato della Carinzia.
La Corte Costituzionale: irregolarità gravissime
Particolarmente severe sono risuonate le parole pronunciate da Gehrart Holzinger, il presidente della Corte Costituzionale, prima di pronunciare la sentenza: «Le elezioni sono il fondamento della nostra democrazia e il nostro compito è di garantirne la regolarità. La nostra sentenza deve rafforzare il nostro Stato di diritto e la nostra democrazia». È la prima volta che viene annullato un ballottaggio in Austria. Il nuovo voto si dovrebbe tenere tra settembre e ottobre. Resta solo da chiedersi che cosa avrebbero detto e che cosa avrebbero fatto i rappresentanti dell’Europa ufficiale se in Austria, con il sospetto di brogli tanto clamorosi, avesse vinto il “terribile” Hofer e non il “democratico” Van der Bellen.