Il business dei video sui telefonini: il nuovo Eldorado dei colossi di Internet

9 Lug 2016 15:10 - di Martino Della Costa

Sempre più connessi. Sempre più social. Sempre più interattivi. Ed è sempre più business: per i colossi di Internet, s’intende. Già perché nell’era dei nativi digitali gli affari ruotiano tutti attorno alla Rete e alle sue nuove frontiere da conquistare, e in questo contsto, allora, i contenuti video su smartphone e tablet hanno tutta l’aria di essere la nuova “gallina dalle uova d’oro” per i colossi di internet e social, da Facebook a Snapchat.

Il business dei video su telefonini e tablet

Dunque, secondo un recente report realizzato dalla società di ricerca Strategy Analitycs e proiettato sull’immediato futuro, fra cinque anni dai mobile video arriveranno ricavi globali per 25 miliardi di dollari. La crescita, spiegano gli analisti, sarà trainata dagli inserzionisti pubblicitari a caccia di utenti che sempre più massicciamente guarderanno video da telefonini e tablet. Si tratta di una platea potenziale di due miliardi di persone entro la fine del 2022, pari al 36% degli utenti mobile a livello globale. La spesa pubblicitaria sui contenuti video mobile viaggerà così a un tasso di crescita annuale composto del 28% nei prossimi 5 anni. Se dunque nel 2010 la voce pubblicità rappresentava appena il 2% dei ricavi mondiali generati dai video sui telefonini; oggi, invece, questa percentuale è già schizzata al 40% e, secondo le previsioni della società d’analisi, si presume che arrivi al 66% nel 2021.

Il nuovo Eldorado di Fb, Twitter e Snapchat

E allora,  i contenuti video sullo smartphone rappresentano e rappresenteranno sempre di più il nuovop Eldorado da conquistare; la nuova mucca grassa da mungere finché ce n’è. Per questo, già adesso, ci stanno investendo su tutti i big tecnologici del momento, pronti a monopolizzare – o quanto meno a protagonizzare – ne generoso mondo dell’economia digitale. Tanto che, come appena anticipato, fra pochi anni i ricavi globali del settore, trainati dalla pubblicità, raggiungeranno 25 miliardi di dollari mentre il numero di spettatori andrà oltre il raddoppio a quota due miliardi. Un exploit che non sorprende visto che gli smartphone hanno da poco battuto il televisore come schermo da cui guardare video per i teenager di tutto il mondo. Non a caso, allora, a puntare sul nuovo Eldorado sono soprattutto piattaforme social che vantano una platea globale e molto mobile come Facebook, Snapchat, Twitter, ma anche l’asiatica WeChat. Twitter, ad esempio, ha da poco aumentato la durata dei filmati che è possibile caricare sul microblog, Facebook ha potenziato il fronte video con le dirette in streaming coinvolgendo media e vip, Snapchat è nata per la condivisione di video usa e getta e ora con le Storie e la sezione editoriale ha dato ai filmati un’importanza sempre più strategica. Tanto che per visualizzazioni giornaliere di video la chat del fantasmino ha superato perfino un gigante come Facebook. Tutte strategie che mirano a non perdere presa fra i propri utenti e a garantirsi nuove e remunerative forme di monetizzazione.

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