I regali degli “alleati”: evacuazione a Pistoia per bomba inglese inesplosa

31 Lug 2016 11:33 - di Antonio Pannullo

Iniziata stamani, poco dopo le 7, la maxi evacuazione di oltre 19mila cittadini pistoiesi, che abitano nella zona rossa dove il 14 luglio scorso è stata rinvenuta la bomba inglese da 250 libbre, della Seconda guerra mondiale, durante i lavori di scavo per l’acquedotto cittadino. Molti abitanti della zona, che comprende anche parte del centro storico, sono stati ospitati da amici e parenti che abitano nelle vicinanze. Per gli altri sono state allestite una decina di aree di accoglienza, tra cui la sede del polo universitario e la biblioteca San Giorgio. nelle prossime ore si svolgeranno le operazioni di disinnesco, che saranno effettuate dagli uomini del secondo battaglione Genio pontieri di Piacenza, coordinati dal capitano Pietro Pace. L’evacuazione dovrebbe terminare intorno alle 11, dopodiché partiranno le operazioni di disinnesco dell’ordigno. Sul posto saranno impegnati 5 militari, due dei quali opereranno direttamente sulla bomba. Solitamente questo genere di operazioni vengono effettuate da remoto, con l’utilizzo di un robot telecomandato, ma in questo caso la spoletta era danneggiata, perciò tutte le operazioni andranno effettuate direttamente dai militari.

 

Maxi evacuazione a Pistoia: 19 mila cittadini in movimento

I bombardamenti “alleati” angloamericani su Pistoia furono cinque, fatti per colpire le linee di comunicazione (ferrovia e ponti), l’ex campo di volo (allora c’era un aeroporto militare) e il sito industriale della San Giorgio (poi AnsaldoBreda, oggi Hitachi) la cui produzione, in quegli anni, era stata convertita a produzione bellica, come accadeva per tutte le fabbriche durante il periodo della guerra. Il bombardamento più feroce, che causò numerosi morti, fu il primo, quello del 24 ottobre 1943 dove morirono 162 persone. Allora fu colpito il centro cittadino. I successivi bombardamenti si concentrarono invece sulla collina, la zona della Vergine e le aree limitrofe (via Vecchia Pratese e la zona di Sant’Agostino). La lapide nella piazzetta degli Umiliati, dice: «La città di Pistoia nel sessantesimo anniversario ricorda e onora le vittime civili del bombardamento aereo del 24 ottobre 1943 nella speranza di un futuro di pace senza guerre né conflitti». I fabbricati distrutti furono ben 210, quelli inabitabili 830.

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