Domenica musulmani a Messa in Francia e in Italia in segno di pace
Finalmente un segno di pace per scacciare gli spettri della guerra di religione e della guerra civile globale. L’organismo ufficiale dell’Islam francese ha chiesto ai fedeli di esprimere “solidarietà e compassione” ai cattolici e a padre Jacques Hamel, il sacerdote massacrato martedì 26 luglio da due terroristi islamici nella sua chiesa di Saint-Etienne-du-Rouvray. L’appello invita “i responsabili delle moschee, gli imam e i fedeli a rendere visita alle chiese a loro più vicine in occasione della Messa di domenica mattina”.
L’iniziativa rilanciata in Italia dalla Coreis
L’iniziativa è stata immediatamente rilanciata anche in Italia. La Coreis (Comunità Religiosa Islamica) Italiana “sostiene e condivide pienamente la presa di posizione espressa nel comunicato dell’Ihei, organo che partecipa attivamente alle concertazioni con il ministero dell’Interno della Repubblica Francese, e darà seguito anche in Italia a questa iniziativa di testimonianza di fratellanza spirituale: domenica 31 luglio – annuncia una nota -, prima della Santa Messa, delegati della Coreis porteranno il saluto in chiesa al vescovo e al parroco nelle seguenti città: Roma, Milano, Novara, Genova, Verona, Sondrio, Ventimiglia, Brescia, Vicenza, Fermo, Siena, Piacenza, Brindisi, Palermo e Agrigento”. “Ci sembra fondamentale in questo momento drammatico – sottolinea La Coreis – dare con questo saluto dei musulmani d’Italia un segno concreto di profondo rispetto della sacralità dei riti, dei ministri e dei luoghi di culto del Cristianesimo dove i fedeli e i cittadini ricevono le benedizioni della comunione spirituale”.
«Un gesto dall’alto valore simbolico»
“Il gesto è di alto valore simbolico, però si dovrebbe unire ad un’azione di vera conoscenza reciproca”. Così Omar Camilletti, della Grande Moschea di Roma, commenta l’iniziativa dei musulmani francesi, accolta dall’italiana Coreis, di recarsi domenica in chiesa per solidarietà con i cattolici dopo l’assassinio del sacerdote di Rouen. Commenti positivi anche da parte cattolica. “Credo che sia un segno molto bello, un segno che aspettavamo e vuol dire come i credenti di tutte le religioni, in particolare cristiani e musulmani, condannino la violenza in nome di Dio, considerandola falsa e contraria ad ogni ispirazione religiosa”: così mons. Bruno Forte, arcivescovo di Chieti-Vasto, teologo e presidente della Commissione Cei per l’ecumenismo e il dialogo interreligioso commenta l’appello ai musulmani, rivolto anche dalla italiana Coreis, a recarsi domenica nelle chiese.