Dalla ricerca italiana una terapia rivoluzionaria per i traumi al cervello

20 Lug 2016 17:56 - di Redazione

Una terapia impensabile solo fino a poco tempo fa, ma che ora regala più di una speranza a chi ha avuto la sfortuna di subire gravi traumi cerebrali. Infatti, con un nuovo programma riabilitativo intensivo creato ad hoc, il cervello è in grado di effettuare un vero è proprio switch, cioè di spostare, in caso di gravi lesioni, le centraline cognitive della parola e del movimento dall’emisfero sinistro a quello destro. Lo ha sperimentato con risultati eccezionali un diciannovenne bilingue, di origine rumena ma residente dall’età di sette anni in Italia. Nel 2009, in seguito a un incidente stradale con conseguente trauma cranico e coma, oltre a gravi difficoltà cognitive e motorie, aveva perso l’uso della parola.

Le sedi della lingua e del movimento spostate dall’emisfero sinistro a quello destro

Oggi, invece, dopo un lungo cammino fatto dalla ricerca italiana sugli emisferi del cervello e da una forza di volontà grandissima da parte del paziente, il giovane (nel frattempo 25enne) non solo è di nuovo bilingue, ma cammina con il solo ausilio di un bastone e ha iniziato a recitare in teatro. Un recupero parallelo mai osservato e descritto prima, sottolineano gli esperti, ottenuto «bombardando il paziente da tutti i punti di vista, da quelli prettamente linguistici e quelli che riguardano più specificamente la comunicazione», ha spiegato il prof. Andrea Marini, docente di neuroscienze cognitive dell’Università di Udine, primo autore dello studio. In particolare si è lavorato molto anche sul tono della voce, sulla capacità di cogliere il fulcro delle storia e di essere pertinenti nella comunicazione attraverso l’uso della voce e della gestualità.

Il primo caso sul cervello di un 19enne rumeno

«E’ il primo caso documentato al mondo – ha sottolineato ancora Marini  – in cui l’emisfero destro ha supplito l’emisfero sinistro facendo, in pratica, un “doppio lavoro”». Lo studio, pubblicato su Brain and Language e a cui hanno partecipato le università di Udine e di Torino nonché il centro per il recupero cognitivo Puzzle, è una dimostrazione delle potenzialità del cervello e apre a nuove possibilità di recupero del linguaggio e del movimento in casi di ictus o altre lesioni gravi. «In seguito all’incidente stradale – ha spiegato Marini – nel giro di quattro mesi il ragazzo ha perso completamente l’emisfero sinistro del cervello. Grazie ad un intenso programma di riabilitazione sperimentale creato ad hoc e durato dal 2011 al 2016 e nonostante avessimo lavorato solo in lingua italiana, il giovane ha ripreso a parlare sia in italiano che in rumeno. Abbiamo inoltre osservato che utilizzava la stessa area dell’emisfero destro per entrambe le lingue».

 

Commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *