Dalla ricerca italiana una terapia rivoluzionaria per i traumi al cervello
Una terapia impensabile solo fino a poco tempo fa, ma che ora regala più di una speranza a chi ha avuto la sfortuna di subire gravi traumi cerebrali. Infatti, con un nuovo programma riabilitativo intensivo creato ad hoc, il cervello è in grado di effettuare un vero è proprio switch, cioè di spostare, in caso di gravi lesioni, le centraline cognitive della parola e del movimento dall’emisfero sinistro a quello destro. Lo ha sperimentato con risultati eccezionali un diciannovenne bilingue, di origine rumena ma residente dall’età di sette anni in Italia. Nel 2009, in seguito a un incidente stradale con conseguente trauma cranico e coma, oltre a gravi difficoltà cognitive e motorie, aveva perso l’uso della parola.
Le sedi della lingua e del movimento spostate dall’emisfero sinistro a quello destro
Oggi, invece, dopo un lungo cammino fatto dalla ricerca italiana sugli emisferi del cervello e da una forza di volontà grandissima da parte del paziente, il giovane (nel frattempo 25enne) non solo è di nuovo bilingue, ma cammina con il solo ausilio di un bastone e ha iniziato a recitare in teatro. Un recupero parallelo mai osservato e descritto prima, sottolineano gli esperti, ottenuto «bombardando il paziente da tutti i punti di vista, da quelli prettamente linguistici e quelli che riguardano più specificamente la comunicazione», ha spiegato il prof. Andrea Marini, docente di neuroscienze cognitive dell’Università di Udine, primo autore dello studio. In particolare si è lavorato molto anche sul tono della voce, sulla capacità di cogliere il fulcro delle storia e di essere pertinenti nella comunicazione attraverso l’uso della voce e della gestualità.
Il primo caso sul cervello di un 19enne rumeno
«E’ il primo caso documentato al mondo – ha sottolineato ancora Marini – in cui l’emisfero destro ha supplito l’emisfero sinistro facendo, in pratica, un “doppio lavoro”». Lo studio, pubblicato su Brain and Language e a cui hanno partecipato le università di Udine e di Torino nonché il centro per il recupero cognitivo Puzzle, è una dimostrazione delle potenzialità del cervello e apre a nuove possibilità di recupero del linguaggio e del movimento in casi di ictus o altre lesioni gravi. «In seguito all’incidente stradale – ha spiegato Marini – nel giro di quattro mesi il ragazzo ha perso completamente l’emisfero sinistro del cervello. Grazie ad un intenso programma di riabilitazione sperimentale creato ad hoc e durato dal 2011 al 2016 e nonostante avessimo lavorato solo in lingua italiana, il giovane ha ripreso a parlare sia in italiano che in rumeno. Abbiamo inoltre osservato che utilizzava la stessa area dell’emisfero destro per entrambe le lingue».