Calci, pugni e violenza sessuale alla ex compagna: arrestato lo stalker
Il calvario per una giovane donna aggredita e violentata ripetutamente è finito. Un uomo di 35 è stato arrestato dalla polizia di Busto Arsizio (Varese) per maltrattamenti e lesioni sulla ex compagna. Secondo la ricostruzione fornita, le ha teso un agguato e l’ha picchiata fino a fatturarle il naso, dopo averla violentata e minacciata con una pietra. L’arresto è scattato dopo l’ennesimo episodio di violenza di cui il 35enne si sarebbe reso responsabile nei confronti dell’ex compagna. Nei giorni scorsi, a quanto si apprende, la donna è arrivata in ospedale con il naso fratturato e contusioni multiple in varie parti del corpo. Chiamati dai medici, gli agenti di Polizia hanno raccolto la sua testimonianza: l’uomo, anche nei giorni precedenti, violando il divieto di avvicinamento a cui era sottoposto, l’aveva minacciata imponendole rapporti sessuali, calci, pugni e addirittura premendole una pietra sulla testa.
Lo stalker l’aggredì mentre era incinta
Il divieto di avvicinamento era stato imposto al suo aggressore perché a metà 2015, incurante del fatto che la donna fosse in stato di gravidanza e della presenza di altri due figli piccoli, l’aveva aggredita a schiaffi poi trasformatisi in calci, pugni, tirate di capelli, tentativi di strangolamento, minacce di morte e danneggiamenti degli arredi e delle suppellettili di casa. In seguito a quell’episodio la donna aveva trovato la forza di lasciarlo, ma la sua decisione non lo aveva scoraggiato. Per “punirla” della sua decisione, il trentacinquenne era riuscito a introdursi nel suo appartamento dopo averne scavalcato il balcone e l’aveva colpita a pugni tanto violentemente da provocarle la perforazione di un timpano. Ora, finalmente è stato rinchiuso in carcere: si chiude così, per lo meno, il calvario di sofferenze fisiche per la giovane donna. Quanto a quelle psicologiche, le ferite saranno sicuramente molto molto più dure da rimarginare.