Ascolta per caso la conversazione di due amanti e fa la spia su Facebook

8 Lug 2016 15:13 - di Redazione

Una donna di Chester, in Inghilterra, aveva raccontato al marito di essere impegnata in una riunione e invece aveva un appuntamento con l’amante. Una bugia che la donna ha avuto l’imprudenza di raccontare il dettaglio mentre orecchie indiscrete erano all’ascolto. Orecchie peraltro assolutamente estranee alla vicenda: non un conoscente, ne’ un investigatore messo alle calcagna dal marito, ma un perfetto sconosciuto che ha avuto la bella pensata di smascherare la donna su Facebook. La notizia è riportata dal portale dell’Agi.it. “Durante una pausa, Stevie Wilcock, ingegnere 22enne, si trovava in una stazione di servizio e mentre aspettava di usare la macchinetta del caffè ha ascoltato la donna raccontare a un altro uomo di aver detto al marito – David – di essere impegnata al lavoro tutto il giorno. I due, divertiti, hanno poi parlato anche di un hotel”.

Proprio le risate della coppia dei due amanti avrebbero attirato l’attenzione di Wilcok che ha deciso di rendere pubblico il tradimento scrivendo un post su Facebook. Senza lesinare particolari ha descritto l’abbigliamento della donna e rivelato la targa della macchina. “Caro David, se la tua compagna o moglie ha circa 40 anni e stamattina è uscita per andare al lavoro indossando una gonna e giacca nera e una camicia blu, sappi che non e’ impegnata in una lunga riunione di lavoro come ti ha detto, ma è qui davanti a me in una stazione di servizio e ridendo sta raccontando ad un altro uomo che ti ha detto una bugia. La sua macchina è una Ford Fiesta ed è targata ***. Dave, raccogli le tue cose e vattene”. Il post ha ricevuto 12mila ‘like’, è stato condiviso 5mila volte e Stevie Wilcock ha ricevuto migliaia di richieste di amicizia. “Ho voluto fare il post – racconta Wilcock – per vendicare l’offesa che David stava subendo. È stato surreale sentirli parlare del loro rapporto in modo cosi’ aperto, naturalmente non si sarebbero mai immaginati che io potessi smascherarli”.

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