Al via gli esami di terza media. Per gli alunni lo scoglio è il colloquio orale
L’appuntamento con gli esami di terza media è arrivato per migliaia di quattordicenni. Cominciano questa settimana, per tanti già oggi. Agli studenti via twitter il saluto del ministro Giannini: “Al via oggi #esamiterzamedia. In bocca al lupo ai ragazzi e alle ragazze che affrontano questa prima prova importante della vita scolastica”. In realtà non c’è una data di inizio degli esami stabilita a livello nazionale. Ogni istituto decide in base al principio dell’autonomia scolastica, tuttavia secondo un’indagine di Skuola.net su un campione di circa 2.700 studenti di terza media, per il 95% di loro l’esame inizia questa settimana e tra questi il 70% ha la prima prova in calendario proprio oggi. Il primo scritto con il quale i quattordicenni si confronteranno è quello di Italiano. La lettera a un amico, il racconto di una gita scolastica, il resoconto dei tre anni delle medie e il tema di attualità sono di solito tracce molto gettonate. Cambiano comunque di classe in classe. È, infatti, la commissione a prepararle e a inserirle in tre buste. Poi, un alunno a caso, sceglie davanti alla classe la busta che contiene le tracce da svolgere. Dopo Italiano, nei giorni successivi, gli studenti affronteranno le prove di Lingue straniere e Matematica. Il 16 dovranno vedersela invece con la prova nazionale Invalsi (che fa media con tutti gli altri scritti, con l’orale e con il voto di ammissione). Ultimo step il colloquio orale. Ed è proprio quest’ultimo a essere in pole position tra gli incubi dell’esame di terza media. Almeno lo è per 1 studente su 3 secondo una recente indagine di Skuola.net. Segue quindi il test Invalsi che spaventa particolarmente il 27% dei 14enni. Matematica resta la bestia nera per 1 studente di terza media su 4, mentre la prova di italiano e quella di lingue sembrano essere acqua fresca: rispettivamente fanno paura solo al 7% e al 9% di loro. Per arrivare a un 10 tondo per il voto finale è necessario ottenere il massimo dei voti in tutte le prove e nel giudizio di idoneità. E se qualche piccolo genio riesce in questa impresa, spetta comunque alla commissione d’esame decidere se assegnargli la lode con una decisione presa all’unanimità: basta il no di un solo prof a farla sfumare. Tutti i professori chiamati a valutare i ragazzi sono interni, quindi quelli che li hanno accompagnati fino a oggi. Soltanto il presidente è un esterno.