Un detenuto romeno aggredisce gli agenti in carcere con le lamette

4 Giu 2016 12:44 - di Liliana Giobbi

Resta alta la tensione nel carcere di Monza, dove giovedì scorso un detenuto romeno aveva tentato di colpire con un rudimentale punteruolo il comandante della Polizia penitenziaria e altri agenti. «Un detenuto romeno di 36 anni – ha riferito Donato Capece, segretario del Sindacato autonomo Polizia penitenziaria – con fine pena nel 2020 per violenza sessuale, rapina, ricettazione e numerose infrazioni disciplinari in vari istituti di pena, armato di un punteruolo rudimentale, lamette, padelle e altri oggetti, si è barricato nella propria cella, minacciando e infierendo verbalmente per poi scagliarsi contro gli agenti e gli ispettori di Polizia Penitenziaria della sezione ed il medico di guardia».

I poliziotti hanno avuto la meglio sul detenuto romeno

I poliziotti hanno disarmato il detenuto romeno, mettendolo nella sezione infermeria in una cella priva di suppellettili e di oggetti atti ad offendere. Il Sappe rinnova al ministro della Giustizia Orlando e ai vertici dell’amministrazione penitenziaria la richiesta «di incrementare l’organico delle donne e degli uomini della Polizia Penitenziaria che quotidianamente devono assicurare la sicurezza del Paese. Cosa si aspetta ad assumere adeguati provvedimenti per garantire la sicurezza e la stessa incolumità fisica degli agenti di Polizia penitenziaria che lavorano in carcere?».

Commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *