Regeni, l’Egitto protesta per la decisione dell’Italia sugli F16

30 Giu 2016 15:34 - di Redazione

«L’Egitto è insoddisfatto per la decisione del Senato italiano che ha bloccato la fornitura di pezzi di ricambio dei caccia sullo sfondo dell’omicidio Regeni», lo ha comunicato il ministero degli Esteri del Cairo. «Ciò – aggiunto l’esponente del governo egiziano – non è in linea con la cooperazione tra le autorità dei due Paesi che stanno indagando su Regeni, né con la relazione speciale fra i nostri Paesi. L’ambasciatore d’Egitto a Roma è stato incaricato di dare un messaggio importante all’Italia».

Regeni, l’Egitto non ci sta

«Seguiamo da vicino gli sviluppi della vicenda (Regeni) per prendere la decisione adeguata che riguarderà la gestione dei rapporti tra i nostri Paesi», conclude la nota del ministero degli Esteri del Cairo, precisando che all’Egitto sta molto a cuore «la stabilità delle relazioni nell’interesse dei due paesi». Da Roma il senatore azzurro Maurizio Gasparri interviene sulla poltica estera renziana: «È bene che la comunità internazionale sappia che il governo Renzi ha scelto di abbassare la guardia nella lotta al terrorismo. La decisione di boicottare l’Egitto – spiega Gasparri –  non inviando i pezzi di ricambio per gli aerei egiziani impegnati contro l’Isis è grave e irresponsabile. Esplodono bombe dei fondamentalisti islamici e Renzi sceglie di stare dalla parte di chi attenta alla libertà e alla vita del pianeta? È giusto pretendere la verità sulla drammatica vicenda di Regeni». Ma non così. «L’Italia ha già assunto decisioni diplomatiche severe. Ma la scelta di Renzi sugli F16 è equivoca ed è bene che si sappia che questo governo rapprenda un ostacolo alla lotta al terrorismo».

F16, il governo blocca le forniture

Il Senato, al termine di un dibattito incandescente, infatti, ha dato il via libera all’emendamento al disegno di legge missioni che blocca la fornitura di pezzi di ricambio degli F 16 all’Egitto. Il sì al cosiddetto “emendamento Regeni” (che modifica il comma 6 dell’articolo 4 del provvedimento) è arrivato con 159 voti favorevoli, 55 contrari e 17 astenuti dopo un lungo e animato dibattito.

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