Putin: Trump è “brillante”. Scambio di simpatie tra due leader decisionisti
Donald Trump? Una persona “brillante”. Lo ha detto il presidente russo Vladimir Putin al forum economico di San Pietroburgo. Non è la prima volta che Putin manifesta apertamente le sue simpatie per Trump e anche in questa occasione ha sottolineato che ciò a cui il Cremlino tiene è la “ristrutturazione completa dei rapporti russo-americani”, tema che ha fatto capolino con prepotenza nella campagna elettorale di Trump.
Alla fine del 2015 Trump definì “un grande onore” ricevere elogi da Putin, “da un uomo così rispettato, nel suo Paese e oltre”. Nel corso della campagna per le presidenziali Trump ha inoltre spesso affermato che la sua esperienza nel campo degli affari e la sua abilità di negoziatore gli permetterebbero di migliorare le relazioni con la Russia e con altre nazioni. Una prospettiva che naturalmente non è passata inosservata a Mosca, dati gli attuali gelidi rapporti con la Casa Bianca che hanno indotto molti osservatori a parlare di nuova guerra fredda tra Russia e Usa.
Del resto a numerosi osservatori e commentatori non sono sfuggite le affinità tra Putin e Trump, entrambi leader che hanno costruito il loro successo sull’immagine dell’ “uomo forte” in grado di intervenire per superare le distorsioni del sistema. Entrambi diffidano della stampa, entrambi fanno sfoggio di un nazionalismo a volte persino eccessivo, entrambi promettono ai loro seguaci di perseguire con tenacia i nemici del proprio Paese. Temi che fanno leva da un lato sulle angosce provocate dalla crisi del capitalismo avanzato e dall’altro dall’idea che la nazione, la Patria da difendere rispetto a “contaminazioni” di tipo ideologico e al degrado criminale, è l’unico bene-rifugio cui guardare in tempi in cui le certezze vacillano o appaiono troppo fragili per garantire sicurezza.