Nell’Italia profonda il M5S non esiste. Centrodestra al ballottaggio ovunque
Il centrodestra c’è. Non solo nelle grandi città, ma anche in quelle medie come i capoluoghi di provincia dove fa registrare risultati positivi e se in più di un caso non sono addirittura lusinghieri è solo perché – come è facile dedurre dai 12 che abbiamo qui di seguito passato in rassegna – la coalizione si è presentata divisa all’elettorato.
Ecco il riepilogo nel dettaglio
Novara – Al ballottaggio arriva Alessandro Canelli (32,77) sostenuto da FdI-An e Lega. Nella sfida finale del 19 giugno dovrà vedersela con il centrosinistra guidato Andrea Ballarè (20,48). Notevole anche il risultato di Daniele Andretta, appoggiato da Forza Italia e civiche: 14,05 per cento.
Varese – Anche qui in “finale” approdano centrodestra e centrosinistra: il primo è capitanato da Paolo Orrigoni che con il suo 47,10 per cento stacca di oltre cinque punti e mezzo il suo rivale Davide Galimberti (41,96).
Pordenone – Nella città friulana è stata una sfida a due già nel primo turno. Il candidato Cinquestelle, infatti, non è andato oltre l’11 per cento. Arriva il centrodestra guidato da Alessandro Ciriani con un incoraggiante (45,45 per cento) seguito da Daniela Giust, candidata del centrosinistra che si ferma al 33,55 per cento.
Trieste – Centrodestra sugli scudi anche nel capoluogo giuliano: Roberto Di Piazza totalizza, infatti, il 40,8 per cento mentre il suo diretto avversario Roberto Cosolini non va oltre il 28,71 per cento.
Ravenna – Impensabile fino a qualche tempo fa, è invece realtà il ballottaggio. A contendersi la fascia tricolore della città romagnola saranno Michele De Pascale, candidato del centrosinistra, forte del suo 46,50 per cento, è Massimiliano Alberghini, centrodestra, che fonda le sue speranze di vittoria sul 27,97 per cento conquistato al primo turno.
Grosseto – Anche nella Toscana di Matteo Renzi il centrodestra certifica la propria vitalità. Nel capoluogo maremmano arriva primo (39,97 per cento) l’uomo del centrodestra, Antonfrancesco Vivarelli Colonna seguito da Lorenzo Mascagni, centrosinistra, che totalizza il 34,51.
Latina – Il capoluogo pontino, già roccaforte inespugnabile di Alleanza Nazionale è l’altro caso di risultato mancato per le divisioni nel centrodestra. In ballottaggio arriva Nicola Calandrini, sostenuto da FdI-An e “Noi con Salvini” con il 22,61 per cento. Quasi appaiato a lui (22,50) arriva Damiano Coletta, centrosinistra. Totalizza invece un buon 14,10 Alessandro Calvi, sostenuto da Forza Italia.
Isernia – Qui è addirittura derby nel centrodestra: tagliano infatti il traguardo del primo turno Giacomo D’Apollonio (23,44) sostenuto da FdI-An e Gabriele Melogli candidato da Forza Italia e “Noi con Salvini”, attestatosi al 18,70 per cento.
Caserta – Era una delle prove più attese perché qui il centrodestra è stato praticamente azzerato per via giudiziaria (mancano ancora, però, le conferme dei tribunali) e, come se non bastasse si è diviso in mille rivoli. Ciò nonostante, il centrosinistra guidato da Carlo Marino non è riuscito a vincere al primo turno ed è stato costretto a “fermarsi” al 44,80 per cento dalla rimonta di Riccardo Ventre, già europarlamentare e presidente della Provincia, che con un miracoloso 19,67 per cento ha portato il centrodestra al ballottaggio.
Benevento – La “rottamazione” s’inchina davanti alle Forche Caudine e un vecchia volpe come Clemente Mastella, sostenuto da civiche e Forza Italia, taglia con la maggiore percentuale (33,42) il traguardo del primo turno distanziando, seppur di poco, il candidato del centrosinistra Raffaele Del Vecchio (33,08 per cento).
Cosenza – Partita senza storia nonostante proprio qui sia andato in scena l’esperimento del cosiddetto Partito della Nazione, cioè l’innesto dei verdiniani di Ala nel Pd. Un aborto. Vince infatti con un sonoro 59,21 il centrodestra guidato da Mario Occhiuto.
Olbia – La spaccatura con FdI-An, il cui candidato – Vanni Sanna – ha conquistato un consistente 13,59 per cento, non ha impedito al berlusconiano Settimo Nizzi di accedere al ballottaggio con il 27,4 per cento. Il 19 giugno contenderà la fascia tricolore a Carlo Careddu, centrosinistra, forte del suo 34,20 per cento.